«Inammissibile» il ricorso della Giomi per il Codivilla di Cortina

CORTINA. “Inammissibile per difetto di giurisdizione”. Vale a dire non deve essere il giudice del tribunale di Belluno a giudicare il ricorso d’urgenza presentato da Giomi spa contro la delibera della Regione che fissa la chiusura della sperimentazione dell’ospedale Codivilla al 29 aprile prossimo. Così ha sentenziato il giudice civile bellunese.
Tutto da rifare per la Giomi spa che non si aspettava questa decisione e che intanto, come fa sapere l’Usl 1 costituitasi in giudizio insieme con la Regione Veneto, dovrà anche pagare le spese processuali. A questo punto l’amministratore delegato Massimo Miraglia dovrà consultare i propri legali per capire come bloccare una delibera che pone fine alla sua esperienza a Cortina. Il tempo non volge a sua favore, ma Miraglia non si perde d’animo e annuncia che già da domani potrà avere le idee chiare e decidere come muoversi. Intanto ribadisce la propria intenzione di «riconsegnare all’Usl e all’Oras una struttura funzionante, quindi con pazienti ricoverati al suo interno». Quanto questo sia solo un annuncio per tenere alti i toni di un “divorzio” difficile o sia reale, lo si vedrà nei prossimi giorni. Anche perché l’ospedale per effettuare il passaggio di consegne dalla vecchia società ai nuovi soggetti che lo gestiranno dovrà rimanere senza persone ricoverate.
Il decreto regionale. Intanto si vanno delineando alcuni dei punti finora rimasti oscuri nel futuro del Codivilla. Con il decreto n. 1 del 20 aprile scorso, infatti, la giunta regionale ha approvato lo schema di protocollo di intesa con l’Usl 1 Dolomiti, l’Usl 2 Marca Trevigiana e l’Oras e lo schema di accordo sindacale che definisce i tempi e i passaggi di consegna del Codivilla.
Cosa farà Oras. Nel decreto viene messo nero su bianco come l’Usl 1 Dolomiti acquisterà il 10% delle quote dell’Oras, permettendo così a questa società completamente pubblica di gestire la parte ospedaliera della struttura cortinese, vale a dire gli 80 posti letto tra ortopedia, medicina e riabilitazione (non c’è però alcun accenno alla cura dell’oteomielite). E questi servizi, si legge nel decreto, saranno garantiti «avvalendosi anche del personale non dipendente dell’Usl 1, anche quello attualmente impiegato nella società Codivilla Putti spa. Personale che sarà assunto con contratti di somministrazione con un termine di 5 mesi dall’Oras che attiverà le procedure necessarie per la loro stabilizzazione. Inoltre anche l’Usl potrà assegnare in via temporanea il proprio personale all’Oras».
Non vengono precisati, però, i tempi in cui partirà questa attività in capo all’Ospedale riabilitativo di alta specializzazione di Motta di Livenza.
Cosa farà l’Usl 1. All’Usl 1 spetterà, senza soluzione di continuità, quindi senza interruzione alcuna, il compito di garantire i servizi del punto di primo intervento e dei poliambulatori. Servizi che verranno svolti «tramite il personale dell’azienda sanitaria ma anche, ove necessario, con possibile utilizzo di personale di Codivilla Putti in somministrazione». Vale a dire che l’Usl potrà assumere tramite le agenzie interinali a cui saranno affidati gli ex dipendenti della società che gestiva l’ospedale. L’azienda sanitaria bellunese, infine, concederà all’Oras in comodato gli immobili del complesso Codivilla Putti destinati all’attività ospedaliera, mentre cercherà di dargli in disponibilità a qualunque titolo le attrezzature e i beni mobili presenti nella struttura. E questo sarà deciso dal tavolo tecnico tra Usl e Giomi.
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