Inaugurata l’area didattica con tabelle e panchine
FELTRE
Paese in festa per la rinascita del boschetto all’ingresso della frazione tra via Celarda e il rio Celarda, dove l’associazione Casel ha ricavato e attrezzato un’area didattica, dopo averla recuperata nel 2017 dallo stato di degrado e abbandono in cui si trovava. È stata inaugurata ufficialmente ieri con la presenza di un nutrito gruppo di bambini e la partecipazione dell’amministrazione, dei rappresentanti degli alpini del gruppo Monte Miesna e della sua squadra di protezione civile, del parroco e dei Carabinieri forestali, che hanno collaborato all’iniziativa di valorizzazione del luogo in senso naturalistico, di svago e di educazione ambientale.
Il Comune ha fatto da tramite per presentare all’Unione montana il progetto del Casel di Celarda, che ha ottenuto un contributo di circa 700 euro derivante dai permessi per la raccolta funghi nel Feltrino. «Prima abbiamo ripulito l’area dalle ramaglie, che poi gli operai dei Comune hanno portato via», spiega il presidente del Casel Maurizio Arnoffi. «Abbiamo realizzato delle panchine e stilato delle tabelle per ogni tipo di pianta presente (dodici in tutto), per cui chi viene può riposarsi e vedere le varietà di alberi presenti. Questo progetto per noi è importante per accogliere bene i visitatori e se ne aggiunge un altro che stiamo portando avanti con l’installazione di bacheche di benvenuto agli ingressi del paese, per le affissioni dei manifesti delle manifestazioni e per spiegare cosa c’è di bello da vedere a Celarda».
«L’associazione Casel di Celarda dimostra con la forza dei fatti di prendersi cura dei beni comuni in termini di manutenzione, gestione, qualificazione e valorizzazione del territorio», sottolinea l’assessore all’ambiente Valter Bonan. «Un altro grande pregio è quello di saper fare comunità, che è l’obiettivo strategico più importante, con la disponibilità a collaborare, l’entusiasmo e il senso di appartenenza. Questi sono tutti elementi che creano relazioni tra le persone. Ringraziando l’associazione, speriamo di essere in condizione di continuare a collaborare con la stessa efficacia sui prossimi obiettivi». Stefano Zannol dei Carabinieri Forestali aggiunge che «c’è sempre stata simbiosi tra le comunità che vivono intorno alla riserva del Vincheto e la riserva stessa».
L’assessore alle manutenzioni Adis Zatta evidenzia come «nei paesi ci sono realtà come queste che dimostrano come fattivamente ci si può prendere cura dei beni comuni e trasformare uno spazio abbandonato in uno di pregio».
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