Incassa un assegno bancario commissione choc di 7,75 euro

FELTRE. Vabbè che il sistema bancario è profondamente mutato, ma sentirsi chiedere una commissione di 7, 75 euro per incassare un assegno da 244 euro ha fatto sobbalzare un feltrino, E.C. , tra l’altro bancario in pensione. L’episodio è accaduto pochi giorni fa nella filiale cittadina di un istituto di credito. A lasciare di stucco E.C. è stato il fatto che l’assegno era stato staccato da un cliente di quello stesso istituto di credito e di quella stessa filiale. «Avevo questo assegno da incassare. La mia banca è in un altro comune, ma visto che ero a Feltre ho deciso di recarmi direttamente allo sportello della banca emittente per incassarlo in contanti. Una questione di comodità».

Quando ha presentato allo sportello l’assegno non trasferibile ecco la botta che non ti aspetti: «L’addetto mi ha comunicato che sulla cifra veniva trattenuta una commissione di 7,75 euro, che se ci pensiamo sono più di 15 mila delle vecchie lire». Il cliente è sobbalzato e ha chiesto spiegazioni: «Il cassiere, con un po’ di imbarazzo, mi ha detto che si trattava di una nuova procedura, allorché gli ho fatto notare che il correntista già paga la banca per avere il blocchetto di assegni ed è un contro senso che la stessa banca si faccia pagare ancora per un assegno andato all’incasso nella stessa filiale dove sono depositati i soldi».

Insomma, anche da ex bancario la sorpresa non è mancata: «Capisco tutto ma così mi sembra davvero troppo. Mi sono voluto sincerare chiamando la mia banca e chiedendo come si comportano loro in casi analoghi e mi è stato riferito che su un proprio assegno incassato nella stessa filiale non vengono eseguite trattenute».

E.C. dà quindi un consiglio: «Fate attenzione a dove aprite il conto e leggete con attenzione i costi praticati per la gestione. In ogni caso cercate di evitare, se potete, di incassare in contanti un assegno. Potreste ritrovarvi una commissione schock come è successo al sottoscritto». (r.c.)