Incendio alla centrale “Ceb”. Gli addetti lavoreranno ancora

La rassicurazione arriva dalla sindacalista della Fillea Cgil, Paola Tegner: «C’è bisogno di sistemare e pulire le aree interessate dall’incendio». Ci vorranno mesi per poter ripartire

LONGARONE. Ci vorranno probabilmente alcuni mesi per rimettere in moto la centrale elettrica a biomasse Ceb di Longarone, che un incendio divampato venerdì mattina ha reso inutilizzabile. Intanto, però, i dipendenti (21 tra impiegati e operai) potranno continuare a lavorare anche per pulire e sistemare i danni causati dalle fiamme. A confermarlo è Paola Tegner, della Fillea Cgil che segue la Ceb da anni (poiché si tratta di una centrale che utilizza materiale legnoso per funzionare) e che in queste ore, subito dopo aver saputo quanto accaduto, ha contattato direttamente la società Edison, proprietaria della struttura.

«Nessun lavoratore sarà lasciato a casa», precisa Tegner, «tutti continueranno a presentarsi a Castellavazzo secondo i turni di lavoro prestabiliti. La loro presenza, infatti, è importante sia per ripristinare la situazione prima dell’incendio, sia per mantenere gli standard di sicurezza. Stiamo parlando di persone con competenze elevate e specifiche». «Il problema», sottolinea la sindacalista, «è che a prendere fuoco, per cause che dovranno essere evidenziate nei prossimi giorni, è stata la sala macchine, quindi ogni attività produttiva di energia è bloccata. L’auspicio nostro e dei dipendenti è che si possa tornare in tempi brevi alla produzione».

Ma ricostituire una turbina elettrica di quelle dimensioni non è certo una cosa da poco e anche i danni riscontrati sono ingenti: si parla di una ventina di milioni di euro. L’azienda, di per sè, è comunque una realtà solida, «con cui abbiamo sempre intrattenuto dei buoni rapporti sindacali», precisa ancora la referente della Fillea Cgil che aggiunge: «Due anni fa abbiamo costituito la prima Rsu qui e a fine agosto dello scorso anno abbiamo firmato il primo integrativo, riuscendo ad ottenere dei buoni premi e riconoscimenti».

Per fortuna l’altro ieri, quando è divampato l’incendio, non ci sono stati feriti né alcuna conseguenza ambientale come hanno certificato gli stessi tecnici di Arpav che hanno eseguito immediatamente i rilievi necessari. L’allarme è scattato alle 4 di venerdì quando al lavoro c’erano tre operai, quelli del turno notturno. I lavoratori si erano accorti del malfunzionamento della turbina tramite i sistemi di controllo e quindi sono scattati subiti gli allarmi antincendio. La risposta è stata immediata: sul posto sono arrivati 17 pompieri e sei mezzi che hanno lavorato senza sosta fino all’alba per avere ragione delle fiamme e poi per l’intera giornata mettere in sicurezza l’area.

La centrale è di proprietà della Compagnia Elettrica Bellunese (Ceb) spa costituita nel 1996 e attualmente di proprietà di Sistemi di Energia, partecipata di Edison.

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