Incendio alla Ecorav, un patteggiamento

Sei mesi al legale rappresentante della ditta di Longarone. A giudizio altri due imputati
Lo stabi- limento dell’Ecorav dopo il rogo del maggio scorso
Lo stabi- limento dell’Ecorav dopo il rogo del maggio scorso
BELLUNO. Un patteggiamento e due rinvii a giudizio. È approdato ieri mattina, davanti al giudice delle udienze preliminari, Aldo Giancotti, il procedimento penale a carico di tre imputati, accusati di essere stati, a vario titolo, i responsabili dell'incendio colposo alla Ecorav del 18 maggio 2010, quando esplosero alcuni fusti di materiale costituito da scarti di vernice, intossicando leggermente una decina di dipendenti Safilo. A chiudere la sua vicenda giudiziaria con un patteggiamento a 6 mesi di reclusione, convertiti in 45.000 euro di multa, è stato il legale rappresentante della ditta di Longarone, Luca Minella, accusato di non aver fatto rispettare le norme sulla prevenzione degli incendi e sul posizionamento dei fusti. Sono state invece rinviate a giudizio (prima udienza il 18 ottobre) altre due persone. Si tratta di un operaio e di un libero professionista. Il primo (difeso dall'avvocato Jenny Fioraso) lavora presso una ditta esterna alla Ecorav ed è stato chiamato in causa come addetto alla manutenzione dell'impianto elettrico dell'azienda di Longarone. Per l'accusa, non avrebbe eseguito correttamente la manutenzione dell'impianto d'allarme antincendio. Il secondo (difeso dall'avvocato Luciano Perco) avrebbe attestato l'idoneità dell'impianto antincendio. Due le ditte costituitesi parte civile. La stessa Ecorav (con l'avvocato Alessandra Conti) e la Safilo (con l'avvocato Sandro De Vecchi). La Safilo si è costituita parte civile a tutela della salute dei propri operai e dell'ambiente di lavoro.

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