Incendio di mughi in Valgrande: colpa dei fulmini

opo Auronzo, il Servizio Forestale Regionale è intervenuto anche a Santo Stefano di Cadore

CADORE. Due incendi da fulmini hanno colpito le vette del Cadore, tra giovedì e ieri. Ad intervenire è stato il Servizio Forestale Regionale, con l’ausilio dell’elicottero, visto che in entrambi i casi gli incendi si sono innescati in quota in zone non raggiungibili dalle squadre via terra. Il primo incendio è stato segnalato giovedì attorno alle 19 ad Auronzo, fortunatamente in maniera tempestiva. L’elicottero si è alzato subito in volo (anche perché le effemeridi sono prima delle 20.30) e con sei lanci (cioè il getto di un metro cubo alla volta di acqua prelevata, in questo caso, dal lago) è riuscito a spegnere le fiamme. L’incendio si era sviluppato in una pineta e le squadre del Servizio Forestale Regionale, ieri mattina, ne hanno verificato l’esaurimento.

Ieri invece l’allarme è scattato a Santo Stefano di Cadore attorno alle 14, ma solo alle 16.30 è stato individuato il punto esatto dell’incendio in Valgrande, anche in questo caso innescato da un fulmine. In zona sono arrivati quattro uomini del Servizio Forestale Regionale (compreso il direttore delle operazioni di spegnimento Enrico De Martini), 4 vigili del fuoco e due agenti del Corpo Forestale dello Stato. Gli uomini hanno allestito una vasca d’acqua lungo il Piave, dopo la galleria di Santo Stefano.

L’elicottero del Servizio ha effettuato 44 lanci prima di riuscire a spegnere l’incendio a serata inoltrata. «Si tratta di incendi da fulmine», spiega Fabio Da Re, responsabile dell’ufficio antincendi boschivi della Regione Veneto, «abbastanza frequenti d’estate, ma molto subdoli perché non si vedono, si trovano in zone irraggiungibili e con il secco e il caldo di questi giorni possono diventare molto pericolosi. In Valgrande ha preso fuoco un bosco di pini mughi, che possono scatenare incendi particolarmente virulenti a causa delle loro particolari resine, che costituiscono un combustibile ad altissimo potere calorifico. Il Servizio Forestale Regionale ha dimostrato ancora una volta», conclude Da Re, «di essere sempre pronto e allerta». Oggi gli uomini torneranno in zona per verificare la situazione.

Argomenti:incendifulmini

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi