Incendio di Spert, danni ingenti alla casa

Le fiamme provocate da un malfunzionamento della canna fumaria, in cenere tetto e solaio dell’abitazione di villeggiatura
Di Marco Ceci

FARRA D’ALPAGO. Il surriscaldamento della canna fumaria, le fiamme che avvolgono il rivestimento interno e si propagano nelle intercapedini. Si sarebbe originato così l’incendio che sabato sera ha letteralmente ridotto in cenere il tetto e il piano mansardato di una casa di villeggiatura a due piani sopra località Spert, a Farra d’Alpago. Le fiamme, stando a una prima ricostruzione, si erano sviluppate poco dopo l’accensione del caminetto da parte dei proprietari, una famiglia di Belluno, che avevano deciso di godersi il fine settimana sulle alture dell’Alpago.

L’allarme è scattato poco prima delle 20, quando al comando provinciale dei vigili del fuoco di Belluno è stato segnalato un denso fumo uscire dal camino dell’abitazione. In partenza tre mezzi dei pompieri del capoluogo e una squadra dei volontari dell’Alpago, che hanno tuttavia incontrato non poche difficoltà, complice la stradina di accesso stretta e ripida, a raggiungere la cima della collina dove si trova la casa, a circa 1100 metri di quota. Una volta sul posto i soccorritori si sono trovati di fronte una situazione più critica del previsto, con alte fiamme che avevano ormai avvolto quasi completamente il tetto. Un incendio già in stadio avanzato e che si stava propagando attraverso le intercapedini del solaio, costringendo i vigili del fuoco a smantellare entrambe le falde della copertura, coperte da tegole, per accedere alle travi di sostegno in legno (ormai carbonizzate) e ai focolai.

Un’operazione che ha richiesto quasi un’ora, ma che ha consentito ai vigili del fuoco di poter direzionare gli idranti direttamente sui numerosi focolai, riuscendo così a domare l’incendio.

Ingenti, tuttavia, i danni riportati dall’abitazione, che oltre al tetto ridotto in cenere e al solaio tra i due piani andato quasi completamente distrutto, è stata pesantemente intaccata anche al piano terra e nel mobilio, in parte danneggiato dal fuoco e in parte dall’acqua e dal liquido estinguente utilizzato nel corso dell’intervento, che ha impegnato una decina di pompieri fino quasi la mezzanotte.

Vigili del fuoco che, una volta effettuato lo smassamento e bonificata l’area interessata dalle fiamme, hanno monitorato con una termocamera l’intera abitazione, con una base di circa 80 metri quadrati, per individuare eventuali focolai ancora accesi. Pesantemente danneggiato anche l’impianto elettrico, con l’edificio che è stato dichiarato inagibile.

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