Incendiò i cestini a Feltre: incastrato dal video

Il sistema di sorveglianza del centro ha ripreso il 54enne in azione. Danni minimi, il Comune sceglie di non denunciare

FELTRE. Ha fatto la sua bravata quasi “in diretta”, davanti alle telecamere del sistema di videosorveglianza comunale puntate su via XXXI Ottobre e largo Castaldi. E l’uomo che poco più di una settimana fa ha dato fuoco a due cestini delle immondizie in piena isola pedonale ora ha un nome e cognome. È un 54enne già conosciuto alle forze dell’ordine che se la caverà con una denuncia per un reato lieve, perché il Comune di Feltre – proprietario dei cestini dati alle fiamme – ha scelto di non sporgere querela di parte, visto che non ci sono stati di fatto danni materiali.

L’episodio era avvenuto nella tarda serata di venerdì 18 maggio e aveva suscitato non poco scalpore. Anche perché i due cestini dei rifiuti erano stati dati alle fiamme – nessun dubbio fin da subito sull’origine dolosa del gesto – nella stessa sera in cui una campana per la raccolta differenziata della carta era stata incendiata a Rasai. Due roghi dolosi in sequenza nella stessa serata: ce n’era abbastanza per mobilitare, oltre ai vigili del fuoco, anche i carabinieri della compagnia di Feltre.

Sono stati proprio i militari guidati dal capitano Angelo La Chimia a chiudere le indagini, mettendo assieme accertamenti tecnologici e la conoscenza del territorio e delle persone.

I carabinieri hanno acquisito le immagini della videosorveglianza del centro che il Comune ha di recente potenziato con l’aggiunta di nuove telecamere, tra le quali proprio quelle concentrate sull’isola pedonale. Ci è voluto poco, quindi, per trovare nella registrazione la figura dell’uomo che cammina da via XXXI Ottobre verso largo Castaldi e che si ferma mani in tasca e atteggiamento indifferente sotto porta Imperiale mentre passa una donna.

Una volta allontanatasi a sufficienza la potenziale testimone, l’uomo si avvicina al cestino e appicca il fuoco, lasciando registrato nel video il bagliore della fiammata.

Ingrandite le immagini per rendere meglio riconoscibile il viso, fatto ricorso alla memoria visiva dei militari che quotidianamente pattugliano il centro, i carabinieri sono arrivati al 54enne. Ha agito per futili motivi, per una bravata, e se la caverà con una denuncia a piede libero per l’ipotesi meno grave dell’articolo 703 del codice penale, accensioni pericolose. I cestini si sono solo un po’ anneriti e non hanno subìto danni concreti, dunque il Comune non ha fatto denuncia.

Resta da capire, invece, se ci sia un collegamento con il rogo a Rasai di poco precedente all’incendio dei due cestini. E su questo le indagini sono destinate a continuare.

 

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