Incendio in una casa a Cesiominore, salve due famiglie
CESIOMAGGIORE. Casa a fuoco. Momenti di paura e apprensione ieri sera nell’abitato di Cesiominore, alle porte del capoluogo cesiolino. La copertura e il sottotetto di una vecchia abitazione, all’interno della quale vivono due famiglie provenienti dal Marocco, hanno preso fuoco ed è stato necessario l’intervento di ben cinque mezzi dei vigili del fuoco, provenienti da Belluno e Feltre, per domare le fiamme.
Tanto spavento ma fortunatamente nessuna conseguenza per le dieci persone, di cui sei bambini, che risiedevano ai due piani della casa.
L’incendio si è sviluppato attorno all’ora di cena, pare a causa di un camino difettoso, e in un attimo le fiamme si sono impadronite di parte del tetto.
A quel punto il padre della famiglia che abita al piano di sopra ha lanciato l’allarme, non prima di aver fatto evacuare moglie, i tre figli e la famiglia del fratello, anch’essa composta in tutto da cinque persone. Nel frattempo anche qualche abitante delle abitazioni vicine si è accorto del fuoco, e in un attimo parecchie persone si sono riversate negli stretti vicoli di Cesiominore per assicurarsi che nella casa non fosse rimasto più nessuno.
Una volta accertata l’assenza di persone all’interno, i vigili hanno iniziato l’opera di spegnimento e di smantellamento del tetto, dichiarando subito inagibile la casa. Le due famiglie hanno trovato immediata ospitalità da parenti in zona, ma difficilmente potranno rientrare nell’abitazione danneggiata da fuoco, fumo e acqua.
Sul posto è arrivato il sindaco Carlo Zanella che ha voluto sincerarsi delle condizioni degli abitanti della casa, pronto a trovare una soluzione d’emergenza per la notte, qualora le due famiglie non avessero avuto l’appoggio dei parenti. Per un momento la mente è corsa ad Erostrato il quale, anche nell’ultima lettera inviata alla redazione del nostro giornale, si era attribuito con orgoglio la paternità di alcuni incendi a vecchie legnaie o capanni abbandonati. Più di un abitante ha pensato ci fosse la sua mano dietro l’evento. Ipotesi scartata dai vigili del fuoco e dai carabinieri intervenuti sul posto, fin da subito orientati verso la causa accidentale dell’innesco, probabilmente una canna fumaria surriscaldata.
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