Incidente in azienda a Trichiana, braccio straziato
TRICHIANA
Il trattore le amputa un avambraccio. Lucia Da Canal, titolare dell’azienda agricola di famiglia a Trichiana, è rimasta gravemente ferita in un infortunio sul lavoro avvenuto ieri mattina.
La 50enne, sorella dell’ex sindaco Fiorenza Da Canal, stava dando da mangiare alle sule mucche da latte, quando, per cause in corso di accertamento, il braccio destro è rimasto incastrato in quello che si chiama albero cardanico del mezzo agricolo. L’organo meccanico snodabile, che collega la motrice al rimorchio, le ha seriamente danneggiato l’arto.
I sanitari del 118 l’hanno trovata dolorante, visto che la paziente non ha mai perso conoscenza ed è sempre rimasta lucida. I soccorritori le hanno prestato le prime cure sul posto, prima di imbarellarla e trasportarla con l’elicottero Falco all’ospedale veronese di Borgo Trento, un centro altamente specializzato per questo genere di incidenti. Ieri pomeriggio la donna è stata sottoposta a intervento chirurgico, dopo di che l’intenzione dei medici era quella di tenerla in coma farmacologico per il tempo necessario.
La prognosi è riservata, ma i tempi di guarigione non si annunciano per niente brevi. Non è in pericolo di vita, in ogni caso. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Trichiana e i tecnici dello Spisal, il Servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro. Le indagini sulle cause e sulle modalità dell’infortunio sono ancora in corso. Non ci sono testimoni da ascoltare, non essendoci dei lavoratori dipendenti.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, verso le 8.30 Lucia Da Canal stava facendo un’operazione che compie almeno due volte al giorno, nella sua azienda agricola che si occupa di produzione di latticini, a valle del cimitero trichianese. Era alla guida del suo grosso trattore Fiat e stava trainando il carro miscelatore, che serve a rifornire di mangime i suoi animali. Non faceva senz’altro caldo, a quell’ora di una mattinata tipicamente autunnale. Da Canal aveva un maglioncino nero stretto in vita, che per cause ancora da precisare è rimasto impigliato nel mezzo meccanico.
Nel tentativo di liberare l’indumento, deve aver fatto un movimento sbagliato, con il risultato di vedersi lesionare in profondità l’avambraccio destro. I soccorsi sono stati il più possibile tempestivi, con l’ambulanza che è arrivata dall’ospedale San Martino. Il tempo delle sbarco da Pieve di Cadore dell’elicottero e il successivo trasporto a Verona per un’operazione molto delicata, che ieri pomeriggio era in corso e doveva servire a riattaccarle la parte di braccio. —
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