Incidente per Giancarlo Galan, portato in ospedale in elicottero
CINTO EUGANEO Il giardinaggio gioca ancora pessimi scherzi a Giancarlo Galan. Nel pomeriggio, poco prima dele 16, l’ex ministro e governatore del Veneto è stato colpito alla testa da un grosso ramo caduto dalla pianta che stava potando nel parco della sua villa, a Cinto Euganeo. Nell’impatto, ha perso l’equilibrio ed è caduto dalla scaletta appoggiata al fusto, precipitando nella canaletta sottostante, dove è rimasto in acqua privo di conoscenza e sanguinante.
La sua assenza è stata avvertita solo a una decina di minuti di distanza, perché l’angolo del parco dove stava lavorando si trova a discreta distanza da Villa Rodella. A scoprire l’ex Doge riverso nel fossato, completamente fradicio, dolorante e in stato di ipotermia, è stata la figlia di sette anni, che - spaventatissima - ha avvertito la mamma, Sandra Persegato che, constatate le condizioni del marito, ha telefonato al 118 sollecitando l’immediato intervento dei soccorsi. Nel frattempo sono giunti anche i carabinieri della stazione di Lotto Atestino, che quotidianamente controllano la presenza di Galan, da due mesi agli arresti domiciliari dopo il patteggiamento di una pena di 2 anni e 10 mesi per le tangenti dello scandalo Mose.
Tant’è: in pochi minuti, dall’ospedale di Schiavonia è arrivata un’ambulanza del Suem, mentre da Padova è decollato l’elisoccorso, in attesa del quale il ferito, in stato confusionale, è stato mantenuto immobile. Stabilizzato, è stato caricato in elicottero e trasferito al pronto soccorso del policlinico di Padova. Qui i medici l’hanno sottoposto ad accertamenti e analisi: la tac cerebrale ha evidenziato una frattura cranica e una contusione epatica, escludendo invece ematomi interni.
L’incidente, però, gli ha provocato anche una ferita lacero-contusa al capo che ha richiesto alcuni punti di sutura. I sanitari hanno ritenuto opportuno ricoverarlo, in modo da poterlo monitorare per l’intera nottata. Un brutto colpo, con conseguenze serie e dolorose: non è in pericolo ma la prognosi, in via precauzionale, non è stata ancora sciolta.
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