Incidente stradale a Cesena, ferita la sindacalista Zucco

A Pasquetta lo schianto costato la vita a una ragazza. La 69enne feltrina ha riportato fratture e contusioni

FELTRE. «Me la sono vista davvero brutta. Siamo qui per miracolo». Così Milena Zucco, 69 anni, coordinatrice provinciale del sindacato Gilda degli insegnanti, racconta dell’incidente che l’ha vista protagonista insieme al marito Rodolfo Radoni (75 anni). Era il giorno di Pasquetta, la coppia era a Casemurate, sulla Cervese, in provincia di Forlì-Cesena. L’incidente le ha causato la frattura del polso sinistro e della caviglia destra, oltre alle molteplici contusioni sparse su tutto il corpo. Ora, dopo alcuni giorni di degenza all’ospedale Bufalini di Cesena, è costretta per un mese su una sedia a rotelle.

«Erano le 7 del lunedì di Pasqua, eravamo stati con mio marito a trovare nostra figlia a Ravenna e quel giorno, a bordo della nostra Renault Clio, eravamo diretti verso Ancona per trovare dei parenti», racconta Milena Zucco al a telefono, dalla casa della figlia. «All’improvviso abbiamo visto una Fiat Punto bianca prendere la curva stretta, andare a sbattere contro un muretto di cemento e da qui portarsi al centro della strada, invadendo la nostra corsia. Ci ha preso in pieno, tanto che nell’impatto siamo stati spinti contro il guardrail a destra. Quando mi sono ripresa dal gran colpo, ho cercato di spostarmi verso lo sportello di mio marito e con il suo aiuto sono uscita dalla Clio, e poi ho perso conoscenza. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco, che hanno provveduto a spostarmi, perché le due auto andavano a gas e c’era pericolo di una esplosione»

«È stato terribile», commenta ancora Zucco, «mio marito ha riportato delle contusioni, ma non è stato trattenuto all’ospedale, mentre io sono stata operata il giorno seguente. Da qualche giorno sono a casa, ma non riesco nemmeno a mettere giù i piedi. Sono tutta dolorante. Peggio, purtroppo, è andata alla ragazza alla guida della Punto: dopo qualche giorno è deceduta. È stata un’esperienza terribile, io quasi non mi sono resa conto di niente, è avvenuto tutto all’improvviso. Ricordo soltanto di aver sentito un botto».

Immobilizzata a Ravenna, Zucco si dice rammaricata di non poter aiutare gli insegnanti iscritti al suo sindacato «a districarsi tra le tante scadenze, tra concorso e ricorsi al Tar per chi non si è visto riconoscere il punteggio per il sostegno. Ora sono bloccata, certo, ma ringrazio Dio, perché io e mio marito avremmo potuto non essere qui a raccontare quanto avvenuto».

Paola Dall’Anese

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