Incontro no vax, bufera sul Comune di Limana
Il virologo Burioni all’attacco: «Non si può dare il patrocinio a un convegno dove parlerà un medico radiato»
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LIMANA. Una bufera attorno all’incontro sul tema “Vaccini, il primo obbligo è informarsi”, in programma mercoledì alle 20. 30 nella sala Piol di Limana. All’organizzazione “Libertà vaccinale Limana”, un gruppo composto da una ventina di genitori, che ha invitato Ferdinando Donolato, presidente del Coordinamento regionale veneto per la libertà delle vaccinazioni (Corvelva), e il medico di famiglia Paolo Rossaro.
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Ed è proprio la presenza di Rossaro ad aver scatenato sulla pagina facebook del Comune un vespaio, con commenti al vetriolo e attacchi frontali all’amministrazione De Zanet.
In prima linea Roberto Burioni, medico e docente di virologia, attivo come ricercatore nel campo relativo allo sviluppo di anticorpi monoclonali umani contro agenti infettivi. Burioni ha duramente criticato il Comune per aver dato il patrocinio «a una serata in cui i cittadini saranno informati da un medico radiato recentemente dall’Ordine dei medici per il suo gravissimo comportamento e meglio conosciuto come “dottor anti-chemio” per la sua avversione alle più moderne terapie antitumorali». «I genitori che non vaccinano i bambini hanno colpa», ha rincarato la dose, «ma a mio giudizio una colpa molto maggiore ce l’hanno le istituzioni quando, come in questo caso, si mettono dalla parte sbagliata confondendo i cittadini e facendo passare la sbagliatissima idea che sulla sicurezza e sull’efficacia delle vaccinazioni ci siano due campane da sentire». Dopo le 15 di ieri pomeriggio, Burioni ha aggiunto: «Sono stato appena contattato dal vice sindaco di Limana che stasera (ieri ndr) incontrerà i genitori che hanno organizzato questo incontro. Il Comune non sapeva della presenza di un medico radiato. Verrò informato dell’esito dell’incontro e vi farò sapere».
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Il Comune (contattato anche da Repubblica) tiene a precisare: «L’amministrazione è favorevole ai vaccini, su questo non si discute. Lo dimostrano le iniziative organizzate anche in passato», sottolinea Edi Fontana, vice sindaco e assessore al sociale. «Con la concessione del patrocinio abbiamo inteso accogliere la richiesta di un gruppo di genitori di poter dare spazio a una pluralità di opinioni». «Al momento della richiesta di patrocinio», prosegue l’amministrazione, «non furono menzionati i relatori della serata, ma ci si accordò sulle modalità di svolgimento della stessa e sul tema portante, ovvero la volontà di portare spunti i più diversi possibili alla discussione pubblica sul tema. Ma la presenza come relatore di Paolo Rossaro, al centro di una delicata situazione professionale e penale, va a vanificare l’intento iniziale di creare un dibattito civile e costruttivo su alcune tematiche già molto dibattute. Abbiamo già informato il gruppo “Libertà vaccinale Limana” che intendiamo mantenere il patrocinio, se l’incontro manterrà le caratteristiche e le modalità concordate inizialmente. Se verrà confermata la presenza dei relatori, non potremo che dissociarci e ritirare il patrocinio. È stato in ogni caso consigliato al gruppo organizzatore di annullare l’evento, in considerazione dei toni fin troppo accesi che il dibattito ha già assunto».
A dire la propria è anche “Libertà vaccinale Limana”: «Rossaro è radiato, ma ha fatto ricorso alla Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie di Roma. Fino a quando non c’è giudizio, può esercitare e per la legge italiana è medico a tutti gli effetti. In ogni caso, dovesse essere confermata l’accusa, c’è poi la Cassazione e fintanto che non si pronuncia può esercitare la professione».
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