Incontro teso sul park a Misurina

Auronzo. Dibattito aperto ieri sera sui progetti finanziati con i Fondi ex Odi. Ciclabile in pole position
Di Gianluca de Rosa

AURONZO. L’incontro pubblico di Auronzo dal titolo “completamento della rete ciclabile primaria e integrazione di mobilità sostenibile” ha alzato il sipario sul progetto recentemente finanziato dai fondi di confine ex Odi riguardante la realizzazione del parcheggio interrato di Misurina, oggetto di confronto e discussione, ma soprattutto la pista ciclabile di Centro Cadore.

Toni pacati e partecipazione numerosa, l’evento auronzano fortemente voluto dall’amministrazione comunale ha fatto luce sul park interrato di Misurina, elemento primario in un contesto di riqualificazione più ampio che coinvolge, attraverso la realizzazione della pista ciclabile, tutto il Cadore, con sguardo interessato su Cortina e Dobbiaco.

Sedici milioni e spicci il costo complessivo dell’opera che avrà sei mesi, più tre “di riserva”, per venire alla luce, almeno per quanto si prevede sulla carta.

«Quello di Auronzo è il progetto più avanzato tra quelli finanziati» ha annunciato il presidente del comitato Roger De Menech, «siamo pronti a versare i soldi anche domani mattina».

La discussione attorno al parcheggio presenta i toni più tesi, emersi anche ieri sera nel corso del dibattito che ha seguito la presentazione ufficiale del progetto da parte dell’ingegnere comunale Tommaso Piovesana.

Il fronte che non intende cementificare Misurina è battagliero anche se circoscritto. Ribadisce il suo no il Comitato per Misurina, presente ieri sera in sala con diversi rappresentanti. Di posizione meno intransigente ma comunque poco incline alle opere in quota Mountain Wilderness, l’organizzazione ambientalista che ha partecipato con il suo portavoce Luigi Casanova che ha rimarcato il ruolo determinante in ottica di sviluppo turistico della Fondazione Dolomiti Unesco.

Non solo parcheggio comunque, in discussione, anzi.

La serata di Auronzo ha alzato il velo sull’avveniristica pista ciclabile delle Dolomiti che avrà il compito di chiudere l’Anello Centro Cadore – Cortina – Val Boite – Centro Cadore per la felicità dei sindaci dei paesi di Centro Cadore, area dove il tracciato dovrà sorgere ex novo.

«Una iniziativa strategica che offrirà un enorme impulso al turismo di casa nostra» ha sentenziato il presidente dell’Unione Montana di Centro Cadore Luca De Carlo prendendo la parola. Numeri, a riguardo delle presenze turistiche sul territorio cadorino, che sono previsti in notevole rialzo con questi progetti mirati a un certo tipo di turismo: l’ipotesi ottimistica porta la firma di Aldo Corte Metto del consorzio turistico Tre Cime Dolomiti che ha analizzato tecnicamente tutte le ricadute positive che le opere, al netto delle contestazioni, avranno per il territorio. In sala ieri sera erano presenti anche i rappresentanti delle Regole auronzane di Villagrande e Villapiccola.

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