Increduli gli amministratori della Val Boite
CORTINA. Basiti, allibiti, attoniti, senza parole, increduli. Sono tanti gli stati d'animo che ieri sera avvolgevano gli amministratori comunali dopo aver sentito la notizia che il sindaco Andrea Franceschi era a casa agli arresti domiciliari. Il primo a manifestare appoggio all'amministrazione è stato il capogruppo di minoranza, Stefano Ghezze. Stava partendo per il ponte del 25 Aprile, avuta la notizia è tornato a Cortina per stare vicino al paese. «Sono rimasto basito da questa notizia», dice Ghezze, «stavo scendendo verso la pianura. Ho girato l'auto e sono tornato a Cortina. Ho chiamato il vicesindaco Enrico Pompanin e l'assessore Stefano Verocai per dare la massima disponibilità istituzionale da parte del nostro gruppo “Per la Nostra Cortina”».
Una notizia, quella dell'arresto, che ha fatto presto il giro di tutta la valle del Boite. A decine le telefonate arrivate in redazione e ai corrispondenti sul campo per sapere se fosse vero. Nessuno voleva credere che Franceschi fosse stato arrestato. Nessuno capiva come mai. E in tanti si chiedono ancora come potrà andare a finire. L'appoggio a Franceschi è stato unanime, da parte dei colleghi. Il sindaco di Calalzo, Luca De Carlo ha esternato la fiducia nei confronti del primo cittadino ampezzano: «Non è semplicemente un collega, è un amico. Gli darei il mio portafoglio, le chiavi del mio comune. È un uomo giovanie, un amministratore che si impegna. Ha sempre lottato contro i poteri forti, contro i furbetti. Ho ovviamente piena fiducia nel lavoro degli inquirenti, ma non mi capacito che si sia arrivati a questo. Sappiamo che nel suo Comune il rapporto con il personale non è mai stato facile, lui è uno anche drastico. Però qui lo fanno passare per un disonesto. E questo io non lo credo».
Lo stesso delegato del Soccorso Alpino Fabio Rufus Bristot ha ricordato quello che è successo pochi giorni fa: «La scorsa settimana nella buona sorte ero vicino al sindaco di Cortina Andrea Franceschi... voglio esserlo anche ora!».
Tanti sul social network hanno postato frasi di incitamento, di vicinanza e di stima al sindaco.
C'è stata anche qualche voce fuori dal coro, ma è passata in secondo piano, tra le centinaia di post di incoraggiamento a Franceschi. «Sono molto dispiaciuto per quello che sta vivendo Andrea», dice il sindaco di San Vito, Andrea Fiori, «credo che non abbia ucciso nessuno. Indagare va bene, ma arrivare all'arresto mi sembra un po' pesante. Non conosco le carte e la vicenda giudiziaria, ma posso dire che Andrea è una persona onesta, come tutti avrà i suoi difetti, ma sono rimasto allibito nel sentire che lo avevano arrestato. A San Vito in passato sono state fatte cose ben peggiori e non mi sembra ci siano stati arresti. Mi auguro che la brutta vicenda si concluda al più presto con un esito positivo per Andrea e per la comunità di Cortina». (a.s.)
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