Indagato per peculato, si toglie la vita

SAN PIETRO DI CADORE. Indagato per peculato, si spara. Si è tolto la vita ieri mattina Ferruccio Casanova Borca. Il 54enne capo dell’ufficio tecnico dell’Unione montana Comelico e Sappada ha usato il fucile da caccia, che deteneva regolarmente. Ha lasciato la sua casa a bordo di un’utilitaria e si è portato nei pressi di una stradina in località Preda, dove ha premuto il grilletto. È stata una cercatrice di funghi a dare l’allarme: all’andata, non aveva dato peso a quell’auto parcheggiata, ma è al ritorno che si è accorta del corpo senza vita di Casanova Fuga all’interno dell’abitacolo e ha chiamato i soccorsi e i carabinieri. Ma per l’uomo, non c’erano più speranze. Il perito edile, che da una trentina d’anni lavorava prima per la Comunità montana e poi per l’Unione montana era partito con l’idea di farla finita, dopo aver lasciato un biglietto di spiegazioni ai familiari e non l’ha cambiata, oppresso dal peso di un’accusa di peculato.
In poche righe scritte a penna, i carabinieri avrebbero trovato un riferimento indiretto alla giustizia, che negli ultimi mesi si era occupata di lui. Era accusato di aver usato la Panda dell’ente non solo per ragioni di servizio, ma anche per finalità private, durante la pausa pranzo oppure di sera. C’era stata una segnalazione in procura da parte di una persona della quale non si conoscono le generalità, che aveva dei sospetti sull’utilizzo che si stava facendo di questa piccola auto intestata all’ente comunitario ed erano partite le indagini. Chiuse proprio nei giorni scorsi, dopo l’esame dei mesi da marzo a maggio, con la richiesta di rinvio a giudizio. La richiesta del processo, neanche il processo vero e proprio, ma tanto è bastato dopo aver letto la notizia sui quotidiani. Sembrava che, negli ultimi giorni quest’uomo riservato e di poche parole, che viveva con il padre e aveva tre sorelle avesse superato il primo momento di grande sconforto e, invece, dopo una notte di angoscia, ieri mattina è uscito, apparentemente come al solito, ma stavolta con il fucile in macchina.
Le indagini su quello che è successo sono ancora in corso, nel senso che i militari stanno ascoltando delle altre persone, ma la dinamica sembra molto chiara e in questa ore la salma dovrebbe essere nella disponibilità della famiglia per la celebrazione dei funerali. Non ci sarebbero altri motivi che l’hanno spinto a questo gesto estremo.(g.s.)
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