Indagine su Lido Capo verde, carabinieri forestali in Comune
cortina. Carabinieri forestali in municipio: si indaga sul “baretto” del Boite beach, la struttura un tempo denominata “Lido Capo Verde” che offriva ristoro a chi frequentava l’area d’estate. La “spiaggia” cortinese, a Fiames, all’entrata del Parco Dolomiti Ampezzo, è nel mirino della magistratura, interessata alle pratiche edilizie e alle autorizzazioni che le hanno permesso di esistere.. La polizia giudiziaria ha fatto due accessi in altrettanti uffici comunali, a inizio settimana: quello del patrimonio e quello dell’edilizia privata.
L’inchiesta è per verificare l’iter che hanno seguito determinati atti e autorizzazioni relative alla struttura ricettiva “volante”: un’istruttoria sul manufatto, pratiche “vecchie”, nel senso che riguardano la precedente amministrazione. L’obiettivo dell’acquisizione di informazioni e documenti da parte dei carabinieri è di approfondire eventuali presunti abusi edilizi in relazione alla realizzazione del chiosco.
In passato pare vi fosse un’autorizzazione provvisoria per l’allestimento del bar, un prefabbricato. Nel tempo la struttura ha anche subito un passaggio di proprietà tra un ristoratore locale e una società formata da tre soci trevigiani che l’avevano rinominata “Spiaggia verde”. La concessione demaniale avrebbe avuto una validità decennale, quindi sarebbe ancora in corso. Una serie di controversie burocratiche aveva portato alla chiusura del chiosco dal 2014 fino all’agosto del 2016, quando i nuovi soci ne decisero la riapertura dopo aver eseguito una serie di lavori e migliorie: era stato ricavato uno spazio chiuso dalla tettoia che prima era all’aperto, era stata cambiata la disposizione del giardino. D’estate si potevano usare sdraio imbottite, tavolini all’aperto e l’immancabile ghiaia. Come al mare. Ora l’inchiesta. —
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