Indennità, i parlamentari temono una nuova tassazione

BELLUNO. C’è un altro problema che potrebbe interessare gli invalidi del lavoro, come hanno palesato i parlamentari del Carroccio Franco Gidoni e Gianvittore Vaccari presenti ieri alle celebrazioni....

BELLUNO. C’è un altro problema che potrebbe interessare gli invalidi del lavoro, come hanno palesato i parlamentari del Carroccio Franco Gidoni e Gianvittore Vaccari presenti ieri alle celebrazioni.

«Temiamo che nella legge di stabilità pubblicata venerdì nella Gazzetta ufficiale possano esserci delle cattive sorprese per gli invalidi. Infatti, nella bozza era prevista la tassazione della indennità di invalidità per i militari, non vorremo che fosse stata mantenuta e allargata a tutti gli altri invalidi», dicono i due parlamentari riservandosi però di leggere bene il testo appena uscito.

Per Migliorini questo rappresenterebbe un colpo al cuore per chi «ci ha rimesso la salute nel posto di lavoro. Si tratta poi di un provvedimento incostituzionale perché verrebbe tassato non un reddito, ma una rendita. Insomma oltre al danno potrebbe anche esserci la beffa».

Il consigliere del Pd, Sergio Reolon ha sottolineato, invece, il problema non solo del reperimento del lavoro, ma del riconoscimento dell'invalidità. «Scandalose le lungaggini burocratiche che uno deve subire per rivendicare un suo diritto. Anche questo deve essere migliorato in un paese civile», ha detto. Il questore Attilio Ingrassia ha sottolineato come anche le forze di polizia seguano dei corsi di formazione per poter supportare meglio le azioni dell'Inail, dell'ispettorato del lavoro nel monitoraggio della sicurezza sui posti di lavoro. A ribadire la necessità di una cultura della sicurezza e del rispetto dei lavoratori è stato anche il presidente regionale dell'Anmil. Presente il vicesindaco Martina Ravagni che ha parlato della difficoltà economica che rischia di diventare sociale.

Alla fine sono stati consegnati i brevetti ai grandi invalidi e cioè ad Adriano Perotto, Willy De Dea, Renzo Sonzogni, Maurizio De Monte e Diego Fent. (p.d.a.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi