«Indispensabile tenere qui il comando»

Alle celebrazioni della patrona, il comandante del Corpo provinciale ha espresso i suoi timori sul riordino delle funzioni
Di Valentina Voi
gian paolo perona- perona- caserma vigili del fuoco santa barbara
gian paolo perona- perona- caserma vigili del fuoco santa barbara

BELLUNO. Non solo incendi, frane e allagamenti. A minare la tranquillità dei vigili del fuoco bellunesi c’è anche il decreto legislativo 139 del 2006 che punta a riordinare le funzioni e i compiti del Corpo nazionale del vigili del fuoco introducendo una differenza fondamentale: i comandi non saranno più organizzati secondo un ordinamento provinciale ma usando un criterio territoriale. In difesa di Belluno, però, sono in pronti a scendere in molti.

«Ci auguriamo che questa provincia di montagna continui a mantenere gli attuali uffici» ha spiegato il comandante provinciale dei vigili del fuoco bellunesi, Vincenzo Giordano in occasione delle celebrazioni per Santa Barbara, patrona del Corpo. Pochi minuti prima il vescovo di Belluno, Giuseppe Andrich aveva espresso durante la messa i suoi timori per l’impoverimento di una presenza così importante per i cittadini delle Dolomiti.

Giordano, a margine delle celebrazioni, rassicura sul futuro del comando provinciale: «È indispensabile mantenere un comando a Belluno, proprio in virtù della sua particolarità geografica».

La giornata di Santa Barbara è iniziata alle 10 con gli onori alla lapide per i caduti ed è continuata con la messa officiata dal vescovo. Tanti i vigili del fuoco, ma anche i loro familiari, che hanno partecipato alla cerimonia. Subito dopo il comandante Giordano ha illustrato l’attività dei pompieri bellunesi nell’ultimo anno: quasi 4 mila interventi, molti dei quali per soccorso a persone in difficoltà in casa, in seguito a incidenti stradali o per incendi di varia natura.

Un lavoro rischioso ma svolto con ardore, come ha ricordato il vescovo: «Con senso di riconoscenza ammiriamo il vostro sacrificio» ha spiegato Andrich.

Non solo attività di intervento e soccorso ma anche tanta prevenzione. «Gli incendi sono in diminuzione grazie a questo tipo di attività» ha spiegato alla platea Giordano, «controlliamo molti progetti e effettuiamo anche sopralluoghi. In alcuni casi abbiamo riscontrato irregolarità». Anche il vescovo ha sottolineato l’importanza delle attività di prevenzione: «Sono mezzi per la sicurezza e la legalità, questo non deve essere un peso ma un avanzamento di civiltà».

Giordano ha parlato della fase di grande cambiamento che sta investendo la pubblica amministrazione. Una parte del personale del Corpo forestale dovrebbe confluire nei vigili del fuoco, ai quali va la competenza per gli incendi boschivi. Nuove responsabilità per i pompieri che però devono fare i conti anche con la riorganizzazione dei comandi, pur continuando a svolgere funzioni di soccorso in modo capillare. A Belluno, però, la difesa è alta.

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