Individuati i vandali del parco Bologna: quattro minorenni

Tre ragazzi e una ragazza bellunesi ripuliranno le scritte Ammenda di 50 € e denuncia d’ufficio per imbrattamento
Di Gigi Sosso

BELLUNO. Tana per i vandali. Il nascondino è finito: la Polizia locale ha individuato i colpevoli degli imbrattamenti con la vernice spray alle giostre del parco Città di Bologna, al retro del monumento ai caduti in Russia e alla scuola elementare Gabelli.

Le immagini della videosorveglianza del Comune hanno permesso al comandante Gustavo Dalla Ca’ d’individuare tre ragazzi e una ragazza. Tutti bellunesi e tutti minorenni. Al massimo, abitano a Castion. Scatterà una denuncia d’ufficio per “Grido” e i suoi amici e di loro si occuperà il Tribunale dei minori di Venezia: il reato è imbrattamento, con tutta una raffica di aggravanti. Ma prima di sfogliare il Codice Penale, sarà il caso che si procurino un bruschino, lo condiscano con l’olio di gomito e cancellino le scritte Grido e Cani e le A cerchiate care agli anarchici.

Questa operazione permetterà un risparmio significativo a mamma e papà: 50 euro di sanzione amministrativa, invece che i 500 previsti. Un risparmio prezioso, almeno quanto l’inevitabile tiratina d’orecchi: «Le indagini si stanno concludendo così», spiega Dalla Ca’, «abbiamo riconosciuto questi tre ragazzi e una ragazza, che avevano questo obiettivo preciso prima di Natale, altrimenti non si sarebbero comportati in questa maniera, una volta scesi dagli scooter in piazza dei Martiri: prima un maschio e una femmina, che si sono trattenuti nel giardino per pochi minuti: poi gli altri due maschi, che invece se la sono presa molto più comoda».

Non c’è stata alcuna confessione, a differenza dell’episodio della pista di pattinaggio. Dalla Ca’ parlerà presto con il sindaco Jacopo Massaro e saranno prese tutte le iniziative necessarie a rimettere le cose a posto: «Bisognerà mettersi d’accordo anche sulla giornata in cui verrà effettuata la pulizia: la prima mossa sarà questa e permetterà di abbassare la multa. In un secondo momento, la parola passerà al tribunale. La denuncia è d’ufficio: non possiamo permetterci di prenderle sempre. Qualche volta bisogna anche darle, altrimenti andrà a finire che tutti si sentiranno autorizzati a comportarsi male. È un atteggiamento che, personalmente, non riesco a capire. Inspiegabile».

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