Individuato sul monte Serva l'aliante disperso: morto il pilota

La scoperta fatta dall'elicottero del  Suem che stava passando nelle vicinanze impegnato in un'altra missione

BELLUNO. Individuati in tarda mattinata sul monte Serva l'aliante disperso nella giornata di domenica 10 giugno e il corpo senza vita del suo pilota, A.M.  di Castello di Godego (Tv) di 59 anni.

Ad individuare l'aliante è stato attorno alle 11 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che stava passando nelle vicinanze impegnato in un'altra missione. Il velivolo è precipitato in zona Le Piaie, tra il monte Serva e il monte Pelf, a 1800 metri di quota. L'eliambulanza ha sbarcato il tecnico di elisoccorso, il medico e l'infermiere che hanno solamente potuto constatare il decesso del pilota. Ottenuto il nulla osta della magistratura, la salma è stata recuperata con un verricello e trasportata all'ospedale di Belluno.

Am.M. era partito domenica mattina verso le 12.30, dall’aeroporto Arturo Dell’Oro a bordo di un aliante per un sorvolo da Belluno fino a Feltre e ritorno, ma verso le 18.30, non vedendolo arrivare, dall’Aeroclub di Belluno, di cui è socio, è partito l’allarme. Da domenica sera, vigili del fuoco, soccorso alpino, carabinieri, Suem, e tutte le forze dell’ordine del territorio sono impegnate nella sua ricerca. Vasta l'area di ricerca: Alpago, Longaronese e monte Serva.

L’uomo, abbastanza esperto di voli a vela, era partito intorno alle 12.30 in direzione Feltre, avrebbe dovuto fare ritorno dopo circa tre ore. Una rotta che ha già fatto diverse volte. Ma ieri qualcosa è successo lassù, nei cieli del Bellunese, per cui di A.M. si sono perse le tracce. Verso le 14.30, però, il suo cellulare ha agganciato la cella telefonica che insiste nell’area dell’Alpago e precisamente di Tambre. «Non vedendolo rientrare abbiamo quindi iniziato a chiamarlo al cellulare che suonava libero. Abbiamo provato un paio di volte, poi, per paura che si scaricasse il telefonino, abbiamo preferito desistere e avvisare i carabinieri», dicono dall’Aeroclub.

Attorno alle 19 di domenica, quindi, l’elicottero dei vigili del fuoco, arrivato direttamente da Venezia e quello del Suem di Pieve di Cadore erano decollati per sorvolare le montagne dell’Alpago, il lago di Santa Croce, il Col Visentin, il Serva. Si tratta di zone che l’aliante avrebbe dovuto sorvolare per rientrare alla base di Belluno. Contestualmente è stato allertato anche il soccorso alpino dell’Alpago. I soccorritori si sono mossi con le auto nelle valli principali, e hanno provato a guardare con i binocoli i pendii di Dolada e Teverone, senza alcun risultato. Esito negativo anche dalle ricognizioni degli elicotteri di Suem e vigili del fuoco che dopo le 21 sono tornati alla base. Personale dei pompieri e del soccorso alpino ha continuato le ricerche via terra per tutta la notte.
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