Industrie del freddo unite per rilanciare il settore

Da Acc a Climaveneta e Costan, alla De Rigo e Sest, la Procond: il vertice con Maurizio Castro e l’assessore Donazzan. «C’è un progetto per il futuro»
Di Michele Giacomel

BELLUNO. Comunicazione, prima di tutto. E sviluppo tecnologico, formazione e rapporti con il mondo dell’istruzione. Sono queste le principali linee guida per sostenere le aziende che operano nel settore industriale del freddo in provincia.

L’obiettivo è quello di dar vita ad un vero e proprio “Polo tecnologico del freddo”, che coinvolga le imprese del settore e le istituzioni. Per questo giovedì si è riunito un tavolo operativo nella sede di Confindustria Belluno, attorno al quale erano seduti i rappresentanti delle aziende del “freddo” bellunesi: Acc, Climaveneta, Clivet, Costan, De Rigo, Sest, Polaris, Eliwell, Everycontrol, Evco, Dixell e Procond.

Per il settore pubblico erano presenti l’assessore regionale alle politiche del lavoro Elena Donazzan e i sindaci di Mel, Sedico, Longarone, Pieve d’Alpago e Limana. Con loro anche Maurizio Castro, tra i maggiori esperti in Italia di politiche industriali ed ex direttore delle risorse umane di Electrolux. A fare gli onori di casa Marco Melchiori e Enrico Triches, rispettivamente direttore di Confindustria Belluno Dolomiti e presidente della Sezione Industrie Metalmeccaniche. A volere l’incontro è stato Giampaolo Olivotto, direttore dello stabilimento Procond Elettronica Srl di Longarone.

«Si è trattato di un primo incontro informale» spiega Olivotto «per valutare la disponibilità di sostenere insieme un progetto ampio per rilanciare il settore in provincia. Una proposta che è stata immediatamente sostenuta da tutte le parti chiamate in causa, e che già da questo primo incontro comincia a prendere una direzione chiara. Ora si tratta di riempire di contenuti questi propositi».

La prima via per concretizzare il nascente Polo del freddo deve passare necessariamente attraverso la comunicazione tra le aziende: «Per noi è fondamentale costruire un dialogo» illustra Olivotto «per individuare strategie e progettualità comuni da sviluppare insieme. Non è un processo semplice, che va oltre la logica concorrenziale che abbiamo vissuto finora, ma che deve essere fatto».

Il tema è sostenuto anche dall’assessore Donazzan: «Per affrontare le continue sfide di un settore strategico per l’Italia, per il Veneto, ma soprattutto per il Bellunese, dobbiamo avere un dialogo franco e costruttivo tra tutti i protagonisti».

Fondamentale, inoltre, sarà costruire progetti solidi di ricerca e sviluppo tecnologico, cercando una collaborazione soprattutto con gli atenei: «La facoltà di ingegneria di Padova, ad esempio, ha una grande fama per gli studi negli ambiti che a noi interessano» continua Olivotto «soprattutto per quanto riguarda il settore meccanico e termoidraulico. Dovremmo cercare di instaurare un rapporto di ricerca tra loro e il nostro distretto. Altrettanto importante sarà continuare nella formazione delle maestranze, e per questo dovremmo individuare fondi pubblici per garantire un continuo aggiornamento delle competenze. Infine, cercheremo un maggiore rapporto con il mondo dell’istruzione, perché vengano preparati giovani con le competenze necessarie al nostro settore».

E per questi ultimi aspetti diventa fondamentale ottenere il coinvolgimento e il sostegno del settore pubblico: «Le stesse aziende hanno chiesto di affrontare in via prioritaria il tema delle risorse umane» sottolinea l’assessore Donazzan «quindi il rapporto con il mondo della scuola, della formazione e, in particolare, dell’Università. Per questo abbiamo deciso di cominciare da una mappatura delle competenze e del fabbisogno occupazionale e professionale del settore».

All’incontro di giovedì mancavano i rappresentanti sindacali: «Ma non è nostra intenzione escluderli» assicura Olivotto «Questo primo incontro doveva solo verificare la disponibilità delle aziende a dialogare tra loro. E tutti le parti si sono dette ben disponibili a continuare. Dai prossimi incontri, che probabilmente si svolgeranno a partire da maggio, i sindacati saranno tra i protagonisti di questo progetto».

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