Influenza, al via il 7 novembre la nuova campagna vaccinale

BELLUNO. Partirà il 7 novembre in tutta la provincia di Belluno la campagna vaccinale contro l’influenza. In questi giorni i dipartimenti di Prevenzione delle due Usl si stanno attrezzando per...

BELLUNO. Partirà il 7 novembre in tutta la provincia di Belluno la campagna vaccinale contro l’influenza. In questi giorni i dipartimenti di Prevenzione delle due Usl si stanno attrezzando per acquistare le dosi necessarie a soddisfare il fabbisogno della popolazione.

Il vaccino è destinato a persone anziane e bambini con patologie invalidanti e croniche, con scarsa capacità respiratoria o con problemi cardiaci. Per loro la vaccinazione sarà gratuita e sarà eseguita direttamente dal medico di famiglia.

Tutti coloro che vogliono invece vaccinarsi senza rientrare nelle categorie a rischio, potranno rivolgersi alle farmacie, dove i vaccini sono già arrivati la settimana scorsa. E si è già iniziato a venderne. Lo conferma Gianfranco Venturelli, titolare dell’omonima farmacia di Belluno, nonché membro di Federfarma. «In poco più di una settimana ne abbiamo vendute già 15 dosi. Se dovessimo continuare così, le vendite potrebbero aumentare rispetto al passato».

Dopo il flop delle campagne vaccinali degli anni scorsi per gli scandali legati ad alcuni tipi di vaccino e all’allarme eccessivo lanciato per l’influenza aviaria (H1N1), anche i bellunesi, come in tutto il resto d’Italia, avevano smesso di aderire in massa alla campagna sanitaria. Si era creata una sorta di disaffezione verso il vaccino antinfluenzale, che ha contribuito a lasciare i magazzini delle Usl pieni di dosi.Quest’anno la speranza è che si ritorni a dare la giusta importanza a questa campagna, soprattutto per le categorie a rischio.

E mentre l’Usl 1 è alle prese con l’elaborazione dei dati sull’adesione dell’anno scorso, la sensazione dei medici di famiglia per quest’anno è che si torni a credere alla necessità di essere immunizzati dall’influenza. «L’anno scorso c’è stata una tenuta dei vaccini», precisa il presidente dell’Ordine dei medici di Belluno, Umberto Rossa, «tutte le dosi che avevamo nei nostri studi sono state somministrate e la sensazione per questa nuova campagna è che ci sia una maggiore partecipazione. Anche perché aziende sanitarie e ministero hanno lavorato per sensibilizzare la popolazione su questo tema».

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