Influenza, cinque bellunesi ricoverati in Rianimazione

Il virus sta mietendo le prime vittime: si tratta di pazienti con patologie pregresse. Soppelsa: «Importante la vaccinazione». In provincia 2.600 i bellunesi colpiti
ospedale san martino
ospedale san martino

BELLUNO

Cinque casi gravi a causa dell’influenza, in provincia di Belluno. Si tratta di cinque persone che si trovano attualmente ricoverate nell’unità operativa di Rianimazione.

A darne notizia è il Rapporto epidemiologico della Regione Veneto, che raccoglie i dati dall’inizio dei primi casi fino alla settimana dal 28 gennaio al 3 febbraio scorso.

Contrariamente a quanto si può pensare, i cinque casi non sono soltanto riferiti a pazienti anziani, ma anche di mezza età. Si va dai 70 ai 56-59 anni. La cosa che accomuna tutti è che avevano delle patologie perlopiù respiratorie pregresse che si sono acuite con l’arrivo dell’influenza.

I cinque, quindi, sono arrivati al pronto soccorso degli ospedali dell’Usl con sindrome da insufficienza respiratoria (in gergo sindrome da distress respiratorio acuto). Ricoverati in Rianimazione, per i cinque pazienti importanti saranno i prossimi giorni. «Purtroppo», commenta il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Usl 1, Fabio Soppelsa, «le persone con problemi di salute dovrebbero vaccinarsi, per evitare sindromi acute causate dal virus influenzale. Infatti, il vaccino e i comportamenti preventivi sono gli unici mezzi per evitare il contagio».

A fronte di questi casi gravi, per fortuna, non ci sono stati finora decessi causati dall’influenza nel territorio della Usl Dolomiti.

Che quest’anno il virus influenzale abbia colpito più pesantemente lo si evince confrontando i dati relativi allo scorso inverno. «Secondo il Rapporto veneto 2017-2018 del 14 marzo 2018», fa notare il direttore Soppelsa, «lo scorso inverno non erano stati registrati nella nostra provincia casi gravi o mortali, unica in tutto il Veneto. Quest’anno, invece, la situazione peggiore è nell’Usl Euganea che registra 16 casi gravi, seguita dai 7 della Marca Trevigiana, i 6 del territorio scaligero e i cinque appunti del Bellunese e del Veneziano. Soltanto due casi nell’Usl Polesana. Nelle altre tre aziende sanitarie finora non ci sono stati problemi».

Complessivamente, alla settimana scorsa, i casi di complicanze legate all’influenza sono stati 41 con nove decessi, perlopiù in soggetti anziani, ma anche un adolescente.

Tra i casi gravi l’83% sono uomini, e la fascia di età più colpita va dai 15 ai 64 anni (46,3%), seguita dall’over 65 (41,5%). In ventinove casi il ceppo virali individuato è di tipo A H1N1, nel 10% il ceppo è AH3N2 e il 19% il ceppo virale è sempre afferente al tipo A.

Come evidenziano i 116 medici sentinella individuati sull’intero territorio veneto, fino alla settimana scorsa l’incidenza della patologia era di 12,6 pazienti ogni mille abitanti. Questo significa che sono quasi 2600 i bellunesi ammalati. In Veneto, invece sono complessivamente 61.800.

Da una prima proiezione dell’andamento dell’influenza rispetto agli scorsi inverni, risulta che l’attuale potrebbe essere un’annata con l’incidenza tra le più alte. —


 

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