Influenza nel Bellunese, reparti strapieni e boom di accessi al pronto soccorso

Visitato il 19% dei pazienti in più rispetto a gennaio 2017. I bellunesi però si sono vaccinati più dell’anno scorso
L'ospedale San Martino, chiusa l'inchiesta ma l'udienza preliminare e' stata rinviata
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BELLUNO. Un numero maggiore di bellunesi si è vaccinato contro l’influenza, ma il boom di accessi al Pronto soccorso dell’ospedale cittadino dimostra quanto stia colpendo la malattia in questo periodo. È pur vero che al San Martino non sono state ricoverate persone per influenza, ma nelle prime due settimane dell’anno sono aumentati del quasi 19 per cento gli accessi al Pronto soccorso da parte di persone, spesso portatrici di patologie croniche, che avevano problematiche correlate proprio all’influenza. Problemi respiratori, nella maggioranza dei casi, tosse, costipazione e cefalee sono stati i sintomi maggiormente rilevati dai medici che hanno visitato i pazienti.


I dati sono contenuti nella nota dell’Usl 1 Dolomiti, che riassume il quarto rapporto della Regione Veneto relativo alla sorveglianza epidemiologica dell’influenza nell’ambito del progetto di sorveglianza Influnet. Il documento è stato emesso giovedì e presenta la fotografia delle prime due settimane di gennaio. In Veneto il tasso di incidenza dell’influenza continua a crescere, nonostante l’intensità - rispetto al quadro nazionale - sia più contenuta. Solo nelle prossime settimane, però, sarà possibile capire se si è giunti al picco massimo oppure se questo è ancora lontano. In quest’ultimo caso, si arriverà ad una stagione con valori molto elevati, come indicato nell’andamento a livello nazionale. Il Veneto, insomma, potrebbe semplicemente essere in ritardo con il picco influenzale rispetto al resto del Paese.


Solo nell’ultima settimana si stima che siano stati 46 mila i veneti che hanno preso l’influenza. Alcune persone hanno avuto complicanze, sedici sono state definite gravi (quattordici pazienti hanno avuto bisogno di un ricovero un terapia intensiva). Nessuna segnalazione arriva comunque dall’Usl 1.


Nel territorio coperto dall’azienda sanitaria bellunese quest’anno è stato acquistato il 10 per cento in più di vaccini rispetto alla passata stagione e sono state seguite le indicazioni regionali per la somministrazione gratuita alle persone appartenenti alle categorie a rischio. All’ospedale San Martino non sono segnalati, al momento, casi di ricovero per influenza ma i posti letto nei reparti di medicina e geriatria risultano occupati al 100 per cento.


Inoltre c’è stato un boom di accessi al Pronto soccorso: nei primi quindici giorni dell’anno nel territorio del Distretto 1, è stato visitato il 19 per cento dei pazienti in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le persone si sono rivolte all’ospedale per problematiche correlate all’influenza e si trattava in gran parte di soggetti portatori di patologie croniche. Dando uno sguardo ai dati del Pronto soccorso cittadino, dal 1° al 18 gennaio sono stati gestiti 973 codici bianchi (erano stati 789 nello stesso periodo del 2017).


Anche nell’Usl 1, infine, rimane sempre attiva la sorveglianza per eventuali casi gravi e complicati di influenza: qualora dovesse giungere una segnalazione, le strutture dell’azienda sanitaria sono pronte per attivare tempestivamente i provvedimenti terapeutici necessari indicati dal Ministero della Salute.




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