Influenza, scarseggiano i vaccini
BELLUNO. Aumentano le vaccinazioni antinfluenzali nell’area dell’Usl 1. Tanto che la direzione sanitaria ha dato mandato al Servizio igiene e sanità pubblica di ordinare nuove dosi.
I dati ancora non ci sono, ma la sensazione è che quest’anno i bellunesi siano più sensibili alla campagna vaccinale (partita il 7 novembre, terminerà il 31 dicembre)rispetto alle annate precedenti.
C'è ancora del tempo per chi fosse intenzionato a farsi vaccinare, ma le dosi disponibili sono poche. Lo dicono anche i medici di famiglia. «Visto come era andata gli altri anni», precisa Fabio Bortot, fiduciario della Fimmg, «abbiamo avuto in dotazione un numero inferiore di dosi, tanto che, se non dovessero arrivarne altre e se la gente dovesse continuare a vaccinarsi, non riusciremo a garantire i sieri a tutti. I distretti sanitari stanno iniziando a distribuire i vaccini che sono rimasti ai medici di medicina generale, mentre i camici bianchi che si sono ritrovati con qualche siero in più li restituiranno all’Usl affinché li distribuisca dove c’è carenza. Se il trend dovesse continuare così, credo che non riusciremo a vaccinare il 75% della popolazione a rischio come indica la Regione. Per questo motivo», suggerisce Bortot, «chi rientra in queste fasce potrebbe essere costretto a comprarsi la dose in farmacia».
L’Usl sta cercando di correre ai ripari. «Ho dato indicazione agli uffici di ordinare tutti i vaccini che servono», annuncia il direttore sanitario Giovanni Pittoni. Gli fa eco il direttore del Servizio igiene, Fabio Soppelsa: «La sensazione è quella di un aumento di adesione a questa campagna vaccinale, per questo motivo abbiamo già fatto richiesta di 250 nuovi vaccini. Sono convinto che i dati quest’anno siano più generosi dei precedenti».
Per chi volesse ancora sottoporsi alla vaccinazione, c'è tempo fino alla fine di dicembre: lo possono fare le categorie a rischio, cioè bambini e anziani con patologie cardiorespiratorie o di altro tipo. (p.d.a.)
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