Infortunio per una dimenticanza

L’uomo della sicurezza della ditta non aveva azionato la fotocellula

SEREN DEL GRAPPA. Il processo a Renato Secco per l’incidente sul lavoro del 2013, alla Ooki di Seren del Grappa, è stato azzerato, perché non sono stati ratificati gli atti del primo giudice Coppari.

Ieri pomeriggio sono stati acquisiti gli atti di quasi tutti i testimoni, tranne quelli del responsabile della sicurezza Fabrizio De Cet, che ha reso la propria deposizione al nuovo giudice Berletti, ricordando che non aveva attivato il meccanismo legato a una fotocellula della pressa e questa dimenticanza era stata la causa dell’infortunio a una lavoratrice.

La donna aveva cambiato macchinario, durante un normale turno di lavoro e, secondo i tecnici dello Spisal, non era stata adeguatamente formata all’utilizzo di quello nuovo. Due dita le erano rimaste prigioniere della pressa, rimanendo danneggiate. L’accusa per De Cet e per il legale rappresentante Secco era di lesioni personali colpose, con la differenza che il primo ha chiesto e ottenuto la messa alla prova, per cui farà un certo di mesi di lavori di pubblica utilità, mentre Secco ha deciso di affrontare il dibattimento, perché evidentemente è convinto di poter ottenere un’assoluzione.

Il fatto che siano state acquisite alcune testimonianze comporterà la loro lettura da parte del giudice, che di conseguenza ha rinviato al 4 maggio, giorno in cui è stata fissata la discussione finale. Comincerà il pm Pesco, che presumibilmente chiederà una sentenza di condanna, a seguire il difensore Coppa, che pur puntando all’assoluzione non nasconde che non si presenta poi così automatica.

La donna non si è costituita parte civile, di conseguenza da parte sua non ci sarà una richiesta economica di risarcimento danni. Non è dato sapere se sia già stata risarcita dal datore di lavoro, nei giorni successivi all’incidente. (g.s.)

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