Inglese e scienze creano problemi

Feltre. Al Rizzarda e al Negrelli studenti in crisi con la lingua straniera
FELTRE. Con la terza prova si sono conclusi anche per quest’anno gli esami scritti della maturità. Numerosi gli studenti che si sono cimentati nel “quizzone”, che comprendeva quattro materie. Aspettative più o meno soddisfatte, a cominciare da Nicolò Pradel Giovanni Cambruzzi e Luca Orler, studenti dell’Itis Negrelli, indirizzo costruzioni, ambiente e territorio: «Avevamo una domanda per ognuna delle quattro materie, che erano inglese, matematica, costruzioni ed etimo. Quella di inglese è stata la più ardua da affrontare».


Dello stesso avviso sono gli studenti dell’indirizzo meccanico Rocco Chiera, Edoardo De Marco, Mattia Poletti e Nicola Gaio, per i quali la lingua straniera è stato uno scoglio difficile da superare: «La prova era fattibile», afferma Chiera, «ma tra sistemi, matematica, meccanica e inglese, è stata la lingua straniera a metterci in difficoltà».


Diversa l’opinione di Anna Bianchi e Alain Poletti, dell’indirizzo informatico, per i quali «le prove eseguite ci hanno permesso di affrontare piuttosto bene l’esame, che comprendeva anche sistemi, tecnologie e progettazione».


Al liceo Dal Piaz, Michela De Bacco fa il punto della situazione per l’indirizzo scientifico: «Scienze ci ha messo in grande difficoltà, mentre inglese, fisica e filosofia erano alla portata». Concordano i compagni Giulia Polloni, Daniele Vanz, Marco Grano e Martina Fregona: «Abbiamo trovato scienze e non ce l’aspettavamo. Per il resto ci siamo preparati bene durante l’anno».


All’indirizzo di scienze applicate le materie erano le stesse, ma le difficoltà sono arrivate da un’altra parte, come spiegano Caloggero Iannikis e Alessandro Zancanaro: «La domanda di fisica era complessa e ci ha creato dei problemi».


Diversa la situazione al Classico, dove le domande vertevano su storia, matematica, inglese e educazione fisica, con gli studenti Leonardo Marin e Federico Grando che affermano: «La più impegnativa è stata senza dubbio matematica». Per l’indirizzo linguistico, secondo Giorgia Scalet e Martina Facen il quesito di francese è risultato “complesso”, mentre per le compagne Lorna De Paoli e Viviana Collesel il problema era la fisica. Al Rizzarda, le ragazze dell’indirizzo socio-sanitario hanno trovato psicologia, inglese, matematica e tecnica amministrativa. Sara Bouya e Veronica Pocchetto spiegano: «La domanda di inglese è stata lo scoglio più difficile, mentre per le altre la preparazione era adeguata».


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