Inizia l’anno scolastico ma all’appello mancano 212 docenti
belluno
Allarme. Mancano all’appello 212 docenti in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico. Le immissioni in ruolo, svolte dall’Ufficio scolastico territoriale, non sono servite a coprire il fabbisogno degli istituti bellunesi. Tra graduatorie a esaurimento e graduatorie da concorso, non si è riusciti a trovare tutti gli insegnanti necessari. E così questi posti liberi saranno restituiti ai dirigenti delle scuole, chiamati ad assegnare gli incarichi di supplenza fino a giugno 2019 in base alle graduatorie di istituto.
Ammonta a 102 il fabbisogno di docenti di sostegno. Si va dai 6 dell’infanzia ai 36 delle elementari, dai 48 delle medie ai 12 delle superiori. Di questi posti, soltanto quattro sono stati attribuiti a tempo indeterminato, gli altri 98 andranno assegnati con le supplenze. «Questo significa che non ci sono docenti specializzati», sottolinea Milena De Carlo dello Snals. «Eppure l’ex Provveditorato ha cercato tra graduatorie da concorso e a esaurimento».
Ben 114 le cattedre che non hanno trovato un insegnante da immettere in ruolo. La maggior parte di queste è concentrata nelle scuole superiori (63), seguite dalle medie (48) e dalle elementari (3). «Molti dei docenti chiamati hanno rinunciato all’incarico e quindi sono stati depennati dalle graduatorie», spiega il dirigente dell’Ust, Gianni De Bastiani. «Ma ci sono stati anche casi in cui qualcuno non si è presentato a scuola per prendere servizio; anche questi sono stati depennati sia della graduatorie a esaurimento (gae) sia da quelle di merito da concorso». «Alle medie e alle superiori», prosegue il dirigente, «le graduatorie sono esaurite e quindi non si riesce a trovare il personale. A questo punto spetterà ai presidi chiamare dalle graduatorie di seconda fascia, che però devono ancora essere aggiornate. In attesa, assumeranno con una clausola che permetterà l’eventuale licenziamento». —
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