Inquinamento, scatta l’ora “x” per la circolazione ma i controlli non ci saranno
BELLUNO
Scatta da oggi l’ora “X” contro lo smog, con le limitazioni al traffico nel comune di Belluno. Ma i controlli, almeno per i primi periodi, latiteranno visto che la polizia locale non ha personale.
L’assessore comunale all’Ambiente, Stefania Ganz ne è consapevole. «La polizia locale farà quello che può, visto che ultimamente è stata investita di tanti compiti tra cui non ultimo il controllo dello spargimento di fitofarmaci. E quindi se continuiamo a caricare gli agenti della polizia locale di nuovi compiti, senza aumentare il personale, diventa difficile poter fare tutto».
«Noi abbiamo 5 agenti per turno e se dobbiamo metterli a guardia di ogni entrata della città li dobbiamo togliere dalle altre attività, come le perizie degli incidenti», precisa anche il comandante della polizia locale, Gustavo Dalla Ca’. «L’ordinanza è stata pubblicata soltanto un paio di giorni fa, e quindi è impensabile che siamo già pronti e organizzati. Vedremo quello che riusciremo a fare», precisa Dalla Ca’ che aggiunge: «I controlli, poi, sono previsti anche in un orario in cui non siamo nemmeno in servizio».
E intanto agli agenti della polizia municipale in questi giorni in tanti hanno chiesto se potevano circolare o meno in città. «La gente non sa nemmeno che tipo di Euro è la propria auto. Questi provvedimenti andrebbero introdotti con tempi più larghi, per permettere alla popolazione di digerirli».
«Resto stupita che l’assessore Bottacin dica che avevamo la libertà come Comune di applicare o meno le limitazioni al traffico contro lo smog, anche perché sono sempre stata presente agli incontri del Comitato di indirizzo e sorveglianza e nei verbali si riporta che le misure adottate devono essere omogenee e uniformi, pur consentendo delle deroghe. Quindi, è facile capire che le misure comunque fossero obbligatorie». L’assessore replica così alle affermazioni di Bottacin che attribuisce ai Comuni la libertà di limitare le emissioni inquinanti.
«Comunque queste limitazioni le mettiamo in atto perché ci crediamo. Abbiamo però previsto molte deroghe per non svantaggiare le attività economiche del centro rispetto a quelle fuori. Non volevamo creare una disparità di trattamento. Per cui abbiamo permesso la possibilità di carico e scarico ai veicoli nel centro storico. L’assessore Ganz non esclude la possibilità di sanzioni anche se «punteremo sulla formazione della popolazione. Non sarà più possibile da oggi bruciare con stufe che non siano a due stelle. Non sarà neppure possibile bruciare materiale vegetale. La cosa importante è che queste limitazioni sono state concordate anche con gli altri comuni sopra i 30 mila abitanti del resto del Veneto, così da non creare disagi a chi lavora e deve spostarsi da un territorio all’altro». —
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