Inseguimento con sparatoria, le indagini si spostano all’estero
LIMANA. Non solo ricerche in Italia, ma anche all’estero per capire qualcosa di più sull’identità e soprattutto sul passato dell’uomo che domenica pomeriggio si è reso protagonista dell’inseguimento con sparatoria da Biadene di Montebelluna a Limana, in tutto 54 chilometri attraverso il Trevigiano e la Sinistra Piave, e del successivo arresto con le accuse di furto o ricettazione (una volta accertato se la Alfa Mito che guidava e il materiale che si trovava nel bagagliaio erano stati rubati da lui o da altri), resistenza a pubblico ufficiale e violenza. Le indagini sono coordinate dai carabinieri della Compagnia di Feltre. L’uomo dice di avere 30 anni e di provenire dal Madagascar. Tutte informazioni, queste, che devono essere verificate. Nella banca dati ministeriale le sue impronte dattiloscopiche non sono presenti. A suo carico non risultano denunce in Italia, ma i carabinieri stanno lavorando per chiarire se lo straniero si sia reso protagonista in passato di fatti criminosi per i quali non è ancora stato identificato l’autore. Le indagini verranno estese anche all’estero per verificare eventuali precedenti dell’uomo e per ricostruire la sua storia. Un lavoro, questo, che non sarà né veloce e nemmeno facile.
Da chiarire anche la provenienza di ciò che l’uomo aveva a bordo della Alfa Mito. Tra il bagagliaio e l’abitacolo dell’auto, infatti, sono stati trovati diversi vestiti, alcuni telefoni cellulari e tablet. Cos’è di effettiva proprietà dell’extracomunitario e cosa invece è provento di furto? La Alfa Mito è risultata rubata a Padova nella notte tra sabato e domenica. Verosimilmente, dunque, anche il bottino che l’uomo aveva in auto potrebbe essere stato asportato da una o più abitazioni della zona di Padova. Tutto il materiale, che è stato posto sotto sequestro come la macchina, dovrà essere inventariato e si procederà poi alla verifica delle denunce sporte per cercare di risalire agli eventuali proprietari.
Intanto l’udienza di convalida dell’arresto dell’uomo dovrebbe essere celebrata nella giornata di domani. Il trentenne resta in carcere a Baldenich. Subito dopo l’arresto, era stato portato in caserma dei carabinieri della Compagnia di Feltre per il completamento delle pratiche. L’uomo non parla italiano ma solamente francese. Davanti ai militari che gli notificavano l’arresto, non ha detto nulla.
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