Insetti nei castagneti contro le vespe

L’Agrario di Vellai ha distribuito gli antagonisti naturali della Cinipide che minaccia la produzione dei moroni

FELTRE. Dieci castanicoltori sono pronti a dare battaglia alla vespa cinese (Cinipide), il parassita letale per il castagno da frutto che continua a causare perdite ingenti nel raccolto di moroni.

Per ripristinare la produzione falcidiata negli ultimi anni è ormai guerra aperta tra insetti, perché a combattere il nemico c'è il suo antagonista naturale, il parassitoide Torymus.

L'offensiva è iniziata nel 2012 e prosegue. Nei giorni scorsi all’istituto agrario di Vellai sono stati consegnati gratuitamente a dieci castanicoltori i contenitori con un numero significativo di insettini da liberare nei propri castagneti.

A queste persone sono state consegnate delle bottiglie di plastica trasparenti, tappate con del cotone e contenenti una strisciolina con del miele per alimentare i Torymus.

Alcuni studenti della classe prima B professionale, coordinati dall'insegnante Serena Turrin, hanno provveduto a consegnare un foglio con le indicazioni specifiche e molto dettagliate su dove, quando e come eseguire la liberazione del Torymus.

Hanno illustrato inoltre verbalmente le operazioni, specificando quali attenzioni dare al fine di ottenere i migliori risultati in termini di diffusione dell'antagonista naturale della vespa cinese.

I Comuni coinvolti sono quelli di Feltre, Arsiè, Cesiomaggiore, Belluno, Limana, Sedico e Seren del Grappa. Le persone che hanno ritirato i contenitori sono Ernestina Faoro, Carla Toigo, Marco Sanvido, Aurelio De Paolo, Angelo e Vittore Curto, Alex Segat, Emilio De Zolt, Maria Scopel e Silvio Taita. La consegna è avvenuta all'istituto agrario Della Lucia di Vellai tramite il docente Giovanni Bertoni dopo il tramite di Fernanda Colombari, che segue il laboratorio di moltiplicazione (produzione) del Torymus al Centro operativo polifunzionale a Onè di Crespano del Grappa.

Questo progetto viene realizzato da alcuni anni in collaborazione con Andrea Battisti del dipartimento Dafnae ad Agripolis (Padova), i Servizi fitosanitari e i Servizi forestali della Regione.

Nel frattempo, a febbraio, sempre dagli studenti dell'Agraria sono state raccolte 10 mila galle (cioè gli ingrossamenti sulle gemme provocati dal parassita) prelevate dai rami dei castagni dove è avvenuto il lancio del Torymus in località San Siro, in modo da verificare i risultati con un monitoraggio fondamentale per poter dare risposte concrete ai castanicoltori al fine di recuperare le produzioni.

Raffaele Scottini

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