“Insieme si può” via dal centro Gruppo di sostenitori protesta

BELLUNO. “Insieme si può” trasloca in via Vittorio Veneto. La notizia che girava da qualche tempo, è ormai ufficiale. Dai primi di agosto, infatti, da via Garibaldi gli uffici si trasferiranno a...

BELLUNO. “Insieme si può” trasloca in via Vittorio Veneto. La notizia che girava da qualche tempo, è ormai ufficiale. Dai primi di agosto, infatti, da via Garibaldi gli uffici si trasferiranno a fianco della sede della polizia postale. «Ormai eravamo troppo stretti, dice Piergiorgio Da Rold, «si stava soffocando. E con l’occasione del trasloco, assumeremo anche una persona, passando così a sei addetti, di cui due part time».

Gli spazi della sede attuale, di proprietà dell’associazione, saranno messi in vendita. «Siamo consapevoli che con la crisi non sarà facile trovare qualche acquirente», prosegue ancora Da Rold, «ma siamo fiduciosi. In via Vittorio Veneto andremo in affitto, ma avremo un parcheggio seminterrato, uno davanti e lo spazio anche per il pulmino, tutte cose che ad oggi non potevamo nemmeno sognarcele. Anche l’accesso delle persone ai nostri uffici sarà più semplice».

Il cambio di sede non sarà, però, così repentino. «Qualcuno di noi rimarrà in via Garibaldi per qualche tempo, così da sbrigare le ultime formalità, e per dare tempo ai bellunesi di abituarsi al cambio di indirizzo, anche se saranno apposti dei cartelli sulle vetrate, recanti la nuova ubicazione».

Una scelta dettata da motivi pratici quella dell’associazione solidaristica, a quanto pare. Ma questa novità non piace a un gruppo di cittadini che si definiscono “sostenitori di Insieme si può”. In una lettera aperta esprimono le loro perplessità in merito a questa scelta. «È l’ennesima realtà che se ne va dal centro», scrive il gruppo di 24 persone, «ma questa dipartita è tanto più triste, perché sembra che la scelta dell’associazione sia dettata da una logica commerciale, come se fosse un’azienda privata. Invece è una realtà di cui tutti i bellunesi vanno molto fieri».

I cittadini, inoltre, evidenziano quelle che a loro dire sono delle incongruenze, soprattutto pensando al passaggio da una sede di proprietà a una in affitto.

«I nuovi locali sono decentrati, situati in una zona lontana dalla stazione e dai nodi di collegamento principali per i mezzi pubblici, difficilmente accessibili agli anziani, inoltre il costo annuale d’affitto è di svariate migliaia di euro. Questo, secondo noi, porterà a un cospicuo spreco di risorse che potrebbero essere utilizzate, invece, per gli innumerevoli progetti dell’associazione. E poi come si potrà pensare di vendere la sede, vista la presenza di molti locali sfitti e vuoti ormai da anni in via Garibladi?»

Il gruppo lancia un appello a “Insieme si può” perché ci ripensi e resti ancora in via Garibaldi.

Paola Dall’Anese

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