Insulti agli avventori calcioni agli agenti Arrestata un’ucraina

La donna ha dato in escandescenze lunedì sera al Mazzini La Polizia le ha messo le manette per resistenza e oltraggio
Di Gigi Sosso
Belluno, 15 ottobre 2010. Cicchetti a Belluno, manifestazione enogatronomica sponsorizzata dalla strada dei formaggi, dei sapoi delle Dolomiti bellunesi
Belluno, 15 ottobre 2010. Cicchetti a Belluno, manifestazione enogatronomica sponsorizzata dalla strada dei formaggi, dei sapoi delle Dolomiti bellunesi

BELLUNO. L’Enoteca Mazzini per un saloon. E c’è scappato anche l’arresto. Pugni sui tavoli, insulti agli altri clienti e calci agli agenti della Polizia: la movimentata serata di N.K, una trentaduenne di nazionalità ucraina è finita al carcere di Baldenich, passando per la Questura. C’è n’è abbastanza per contestarle i reati di resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio e rifiuto di fornire le proprie generalità. Neanche nome e cognome, in un primo momento.

Tutto è successo intorno alla mezzanotte di lunedì. Una notte fredda, tipicamente invernale, che sembrava nata come tante altre, tra un calice di vino buono e uno stuzzichino. Il classico sistema, non solo bellunese per scaldarsi e fare due chiacchiere in com pagnia E il comportamento iniziale della donna non faceva pensare a un finale così burrascoso, neanche dopo un bicchiere di bianco, l’unica consumazione che le sarebbe stata servita. Non erano attesi lampeggianti e sirene, figurarsi le manette. Improvvisamente e non se ne sono ancora capiti i motivi la ragazza ha cominciato ad agitarsi tra i tavoli, facendo volare tutto quello che le capitava vicino, compresi il proprio portafoglio e il telefonino cellulare. Tra un volo e l’altro, non sono mancati gli insulti agli altri, sorpresi e infastiditi avventori del locale del centro cittadino, a quel punto il gestore Giovanni Zubiolo è stato costretto ad accompagnarla all’esterno, dove però la scenata è proseguita con la stessa . Vista l’impossibilità di calmarla con le buone maniere, è diventato necessario chiamare il 113 e aspettare l’arrivo dei nostri.

La vista della volante, sul piazzale sotto porta Dojona non è servita a traquillizzare l’ucraina, anzi la situazione è addirittura peggiorata. Gli agenti hanno cercato d’immobilizzarla, con il risultato di prendersi anche qualche calcione. Alla domanda dei documenti, altre male parole e tentativi di colpirli, a quel punto, non è rimasto altro da fare che caricarla sulla volante, con la speranza di risolvere finalmente la questione. Invece, una volta a bordo, N.K. ha cominciato a sferrare cazzotti sul plexiglass, che divide il posto di guida da quelli riservati ai passeggeri. L’unico rimedio possibile è stato quello di farle sedere accanto un agente, solo in quel momento il comportamento della donna è diventato meno aggressivo. Il breve viaggio fino alla Questura, dove si è provveduto all’identificazione, prima dell’inevitabile trasferimento alla casa circondariale cittadina, con questa serie di imputazioni.

Intanto, al Mazzini era tornata la solita tranquillità e non si parlava altro che di questo fuori programma così inatteso. Tanto più all’inizio della settimana e non dal venerdì sera, quando dappertutto la temperatura può anche essere un po’ più torrida e magari ci si concede un bicchierino supplementare. Pur senza esagerare, si capisce. Passati completamente di moda tutti gli altri argomenti, di fronte a quello, che era appena capitato e davvero nessuno si sarebbe mai aspettato di vivere, in un posto tradizionalmente tranquillo.

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