Insultò i carabinieri: la paga cara

Sedico. L’imputato ha staccato tre assegni oltre alla parcella dell’avvocato

SEDICO. Tre assegni e una parcella. Gli insulti ai carabinieri costano 1.500 euro oltre all’onorario dell’avvocato difensore a Simone Ongaro. Portato in tribunale per oltraggio a pubblico ufficiale, l’uomo ha pagato il risarcimento danni, per uscire dal processo con una sentenza di non doversi procedere. Il difensore di fiducia Fioraso ha consegnato gli assegni al collega delle parti offese Nicolai e le fotocopie al pubblico ministero Rossi e al giudice Coniglio: 500 euro per ciascuno dei due militari e la stessa somma per l’Arma.

Quel primo novembre di cinque anni fa, a Sedico, c’erano stati insulti e bestemmie, alla presenza di più persone, mentre il maresciallo e il carabiniere stavano compiendo atti del loro servizio. A quanto si è capito, un amico di Ongaro stava male e questo aveva provocato una serie di improperi da parte dell’attuale imputato. Tra una parolaccia e l’altra, l’invito in dialetto bellunese ad andare a prendere gli spacciatori e a non dargli fastidio e una considerazione irriguardosa del tipo: voi carabinieri di Sedico non servite a nulla.

I due hanno preso nota di tutto quello che si erano sentiti dire pubblicamente, in un verbale e fatto una comunicazione-notizia di reato alla procura della Repubblica, che ha aperto il relativo fascicolo. Ieri pomeriggio il processo è durato soltanto pochi minuti, il tempo di tirare fuori i tre assegni, con le scuse, seguito dalla conseguente sentenza di non doversi procedere. (g.s.)

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