Intenso programma per ricordare Papa Luciani
CANALE D’AGORDO . Albino Luciani non solo “Papa del sorriso”, ma anche “Papa delle Dolomiti”. Ecco perché il ricco programma di eventi organizzato dal Musal avrà come teatro Canale d’Agordo ma porterà il suo ricordo anche in altri luoghi d’Italia e all’estero.
Mostre fotografiche, incontri e appuntamenti musicali accompagneranno bellunesi e non per tutta l’estate, nel 40° anniversario dell’elezione a pontefice e della prematura scomparsa di Papa Luciani. Alla regia il Musal, Museo Albino Luciani, gestito dalla Fondazione Papa Luciani Giovanni Paolo I Onlus.
«Quest’anno possiamo contare su patrocini nuovi, tra cui anche quello della Provincia di Trento», sottolinea Loris Serafini, curatore scientifico del Musal. «L’obiettivo della rassegna è ricordare non solo Luciani e la sua vita, ma anche il paese dove nacque e il territorio nel quale si formò. Puntiamo a scoprire legami poco conosciuti con l’intera area dolomitica».
Non a caso, nel programma c’è anche una serata in Val di Fiemme, l’11 agosto, dove il “Papa del sorriso”, appassionato d’arte, contribuì a valorizzare figure che fino a quel momento erano rimaste un po’nell’ombra, come Rovisi, Unterperger, Longo. Gli eventi valicheranno i confini nazionali per giungere, il 21 luglio, a Innsbruck, in Austria, nel santuario di Maria Waldrast, dove esiste una lapide a ricordo della visita che Luciani fece nel 1975. Il 3 agosto, a Pietralba/Weissenstein (Bolzano), ci sarà l’occasione per commemorare l’incontro tra Josef Ratzinger e Albino Luciani, avvenuto a Bressanone nel 1977. «Si tratta, nello stesso tempo, dei luoghi in cui Giovanni Paolo I andava in vacanza quando era bambino».
Sede principale degli eventi sarà comunque il Musal: accanto alle mostre “L’elezione a Papa e la morte di Albino Luciani: la gioia e il lutto del paese natale del Papa, 40 anni fa” (1° agosto – 31 ottobre) e “La consacrazione a vescovo di Albino Luciani” nel 60° della sua consacrazione episcopale” (27 dicembre – 6 gennaio 2019), il museo ospiterà anche l’esposizione “Padre Ezechiele Ramin (1953-1985), detto Lèle, un martire per la Fede”, che verrà inaugurata domani alle 17.30.
«Il 1° agosto, alle 11.30 nel museo, si potranno anche ascoltare le testimonianze di coloro che, nel 1978, assistettero a Canale prima all’annuncio dell’elezione e poi a quello, dopo soli 33 giorni, della morte di Papa Luciani», dice Laura Busin, consigliere della Fondazione.
L’intera Canale d’Agordo verrà coinvolta nelle manifestazioni a partire da due dei luoghi più importanti del paese: la chiesa arcipretale di San Giovanni Battista, dove il 27 luglio si esibiranno i cantanti internazionali della Masterclass di canto lirico, e la Casa delle Regole, che dal 1° agosto ospiterà la mostra “Immagini sacre nelle Dolomiti tirolesi e italiane. Un’antica raccolta ampezzana di Sisto Menardi”.
Agosto sarà il mese più ricco di eventi: giornata clou quella del 26, anniversario dell’elezione a Papa. Il 28 settembre ricorreranno invece i 40 anni della sua morte. E il 17 ottobre sarà ricordata, sempre nella chiesa del paese, la nascita di colui che divenne “Papa del sorriso”.
Martina Reolon
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