Interrogazione al Ministero sui disservizi del recapito

BELLUNO. Un'interrogazione al Ministro dello sviluppo economico e al Ministro dell'economia e delle finanze, sulle problematiche legate al servizio postale, alla luce degli ultimi scandali che hanno...
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BELLUNO. Un'interrogazione al Ministro dello sviluppo economico e al Ministro dell'economia e delle finanze, sulle problematiche legate al servizio postale, alla luce degli ultimi scandali che hanno coinvolto Poste Italiane, e sui disservizi nel Bellunese.

È quanto ha presentato il deputato Federico D’Incà (M5S) che sottolinea: «Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha definito due istruttorie: una sulle nuove modalità di recapito degli invii postali a giorni alterni, l'altra sulle tariffe e gli standard di qualità del servizio postale. Il Governo affida a Poste Italiane il servizio di posta universale che lo Stato paga in media circa 300 milioni di euro l'anno e Poste Italiane può essere costretta a pagare fino a 500 mila euro l'anno di sanzione se non rispetta i parametri prefissati», spiega D'Incà.

Il piano di ristrutturazione di Poste italiane 2015-2019 prevede l'avvio del recapito a giorni alterni ormai in adozione in molte zone del Bellunese e del Veneto. «Nel Bellunese è partito nel 2015 il bacino di Feltre, Agordino, Cadore e parti alte della provincia, mentre al momento sono esclusi Belluno, Limana, Sedico e Ponte nelle Alpi, che partiranno con la sperimentazione ad aprile 2016. Il servizio di consegna avviene a giorni alterni, mentre è prevista la “linea plus”», dice D’Incà, «per la consegna giornaliera. Agcom ha introdotto specifiche garanzie a tutela degli utenti, in particolare per chi si avvale degli uffici postali in montagna e nelle isole minori. Si prevede, inoltre, che la società, per potenziare e rendere più efficiente i servizi, dovrà valutare il rapporto costi-ricavi non sulla base del singolo ufficio postale, ma in un ambito più ampio».

Nel Bellunese, in fase di avvio del servizio di recapito a giorni alterni, «sono emerse forti criticità segnalate sia dagli operatori del servizio, che dai sindacati», prosegue il deputato, «la “linea plus” non è operativa e la consegna giornaliera dei quotidiani non è stata avviata. La risposta di Poste Italiane alle lamentele è stata semplicemente quella di comunicare che si sarebbe occupata del problema, senza specificare come. Il 20 gennaio 2016, a Mestre, si è tenuto un incontro tra la società e le rappresentanze sindacali per analizzare le criticità della partenza sperimentale nel Bellunese: nell'accordo contrattuale sono previsti monitoraggi cadenzati per evidenziare criticità ed eventuali messe a punto del sistema, mentre, nell'incontro, l'azienda ha negato l'esistenza di problematiche, affermando che procederà come stabilito dal piano di ristrutturazione».

Ai Ministri «chiedo le iniziative normative che si intendano adottare per garantire efficienza e qualità del servizio postale».

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