Intrappolati sul Maè, salvi tre canoisti
LONGARONE. Stanchi e infreddoliti, ma illesi. Sono stati tratti in salvo al termine di un complesso intervento di recupero durato quasi tre ore i due canoisti austriaci che ieri pomeriggio, assieme a un altro connazionale, avevano deciso di scendere lungo le acque del torrente Maè.
Con il loro kayak i tre, tutti sessantenni, erano quasi arrivati nella gola in corrispondenza della passerella di Igne quando uno di loro, persa la canoa, è rimasto bloccato tra le rapide, isolato dai due amici che si trovavano quasi 200 metri più a valle. Uno dei tre è riuscito a uscire dalla gola e lanciare l’allarme via telefono, verso 15.30. Inviato sul posto, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sorvolato il torrente, individuandoli circa 200 metri a nord della passerella. Gli uomini del Soccorso alpino di Longarone hanno quindi iniziato le calate dall’alto per scendere sul greto del torrente, mentre gli uomini del Saf (Speleo alpino fluviale) dei vigili del fuoco si avvicinavano risalendo il torrente. Una volta raggiunti dai soccorritori, tutti e tre i canoisti si presentavano in buone condizioni, sebbene quello finito in acqua fosse infreddolito.
Da lì i canoisti sono stati accompagnati a valle, sempre lungo il torrente, fino a uno spiazzo dove hanno potuto riscaldarsi con coperte e bevande calde. Sul posto anche dieci aspiranti tecnici del Soccorso alpino, che stavano seguendo un corso e che sono stati mandati a supporto delle operazioni, in caso di necessità. (ma.ce.)
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