Invasione di veneti sulle Dolomiti bellunesi, negli alberghi boom di prenotazioni

Dalla Valbelluna all’Agordino il movimento del fine settimana è andato oltre le previsioni degli stessi gestori

FALCADE.

Aprire un albergo alla cieca e trovarsi con 20 camere occupate nelle prime 24 ore. Succede anche questo dopo il lokdown. Precisamente a Falcade, all’hotel Stella Alpina, in piazza.

Primo ponte dopo la pandemia. Prime aperture di bar, ristoranti, alberghi. Primi “assalti” – pacifici – di escursionisti, motociclisti, cicloturisti, camperisti, villeggianti delle seconde case. Ovviamente solo dal Veneto, perché dalle altre regioni sono attesi dal prossimo fine settimana.

Sui passi hanno fatto gamba i corridori, sbuffando contro i centauri. Dal Brent de l’Art, in Valbelluna, al lago Sorapis hanno fatto coda tantissimi giovani. I camperisti hanno occupato diligentemente i piazzali loro assegnati ad Auronzo ma anche a Misurina. Prova del fuoco per tante malghe che hanno aperto anzitempo. Il popolo delle moto si è mosso quasi all’alba da Mestre per raggiungere il passo Pordoi.

Osvaldo Finazzer, titolare del ristorante albergo Savoia, che voleva aprire più avanti, ha convocato l’altra sera la famiglia e ha deciso di avviare ieri mattina il bar, la pasticceria, la pizzeria, il ristorante. «C’è stato un movimento discreto, nonostante il tempo poco rassicurante e le temperature un po’ basse», riferisce Finazzer che tra una consumazione e l’altra ha ricevuto una mail dal Madagascar: per la prenotazione di un intero appartamento ad agosto.


Dunque le prenotazioni, anche dall’estero, cominciano ad affluire? «Se è per questo – sospira Finazzer – in questi giorni abbiamo esaurito tutti i posti in albergo per l’ultima settimana di carnevale». E sapete chi ha prenotato? I nordici, danesi, olandesi, svedesi. Come dire che dall’estero ci si prende con largo anticipo. Della nuvolaglia in cielo non hanno preso paura gli appassionati del pedale che, arrivati in cima al passo hanno dovuto fare dietrofront perché non potevano sconfinare. In paese, giù ad Arabba, il movimento è stato altrettanto intenso. «Davvero tanta gente anche a farsi solo una passeggiata» sintetizza il sindaco di Livinallongo Leandro Grones.

«Ma soprattutto – riferisce – la domenica è stata un viavai di cicloturisti. Su e giù per il Campolongo. Alcuni arrivavano dal Falzarego, altri dal giro del Giau. Tanti hanno chiesto di fare il giro del Sella ma hanno dovuto rinunciare non potendo sconfinare».

Alcuni alberghi hanno ricevuto i primissimi ospiti; per tre giorni, fino al 2. Ed ecco il miracolo Falcade che sabato si è riempita di villeggianti. Aperte quasi tutte le seconde case. Antonella Schena, presidente degli albergatori e coordinatrice dell’associazione “PromoFalcade” ha deciso, quasi per scommessa, di riaprire il suo hotel Stella Alpina. «Con grande sorpresa mi sono ritrovata con 20 camere occupate. Tutti veneti, naturalmente. Veronesi in particolare, che qui di solito non arrivano».

Mezza dozzina gli alberghi aperti in valle, 13 i ristoranti. E gran parte dei bar. «Ho confrontato i dati di oggi con quelli degli stessi giorni dell’anno scorso. Siamo praticamente alla pari». —

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