Invensys, mobilità per 158 persone

Fra tre mesi ( 5 agosto) ci sarà la chiusura definitiva dello stabilimento

BELLUNO. Saranno 158 i lavoratori dell’Invensys che dal 5 agosto prossimo andranno in mobilità. La firma posta la settimana scorsa dai segretari di Fiom Cgil Luca Zuccolotto e Fim Cisl Bruno Deola insieme con i vertici dello stabilimento e quelli di Confindustria hanno sancito così l’avvio della procedura di mobilità che subentrerà alla cassa integrazione straordinaria tutt’ora in atto. «È quasi passato un anno da quando, dopo una forte lotta, manifestazioni quasi settimanali e proteste, i proprietari americani dell’Invensys hanno deciso di chiudere, lasciando a casa così oltre 160 lavoratori. E mancano tre mesi alla fine della cassa integrazione straordinaria e allo stop definitivo dell’attività dello stabilimento bellunese. Molte erano le speranze all’inizio di questo percorso, che qualcosa potesse cambiare il corso degli eventi e qualche imprenditore di buona volontà potesse rilevare almeno una parte dell’attività dell’azienda. Ma ad oggi nulla si è mosso, nessuno si è fatto avanti e le 160 famiglie dei dipendenti dell’Invensys a breve rimarranno senza un reddito di sostentamento. I problemi sono molti, specie in un momento come quello attuale dove non si vede all’orizzonte alcuno spiraglio di ripresa dell’economia», dice Marino Svaluto Moreolo, Rsu della fabbrica.

Il numero dei dipendenti che saranno interessati dalla procedura sono diminuiti rispetto ai 163 iniziali perché alcuni in questi mesi sono riusciti a trovare un altro impiego.

Attualmente allo stabilimento di Belluno lavorano 5-6 persone soprattutto nel settore della logistica e dell’amministrativo, tutti gli altri reparti produttivi sono ormai chiusi da diverso tempo.

I lavoratori sono a casa o impegnati nei corsi di aggiornamento previsti, in collaborazione con le società di collocamento. Si tratta di corsi che erano stati concordati al momento della firma sulla cassa straordinaria, in cui le persone che hanno perso il lavoro imparano a preparare un curriculum vitae e a sostenere positivamente un colloquio di lavoro. Lavoro che si stenta a trovare specie per chi ha ormai superato i 40 anni. (p.d.a.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi