“Investi scuola” al via 4.100 abbonamenti venduti in provincia

Presentati ieri i dati dell’iniziativa che abbatte i costi per il trasporto pubblico con i fondi ex Odi e Bim Piave
Di Paola Dall’anese

BELLUNO. Oltre 4.100 gli abbonamenti “Investi scuola” venduti fino a ieri in provincia di Belluno tra gli studenti delle scuole superiori, a cui si aggiungono gli altri 1.520 tra urbani (930) ed extraurbani (590) per complessivi 5.621 documenti annuali di viaggio, circa 200 in più rispetto allo scorso anno, «quando la scuola era iniziata, però, il 15 settembre».

Un dato più che positivo che trova riscontro proprio tra i ragazzi diretti interessati di questa iniziativa, messa in piedi dalla Provincia, sulla scorta del vecchio “Unico Studenti”, grazie al supporto del Consorzio Bim Piave e dei Fondi dei comuni confinanti. «C’è una bella differenza tra pagare 274 euro per un anno di pullman che da Calalzo ti porta a scuola, come quest’anno, e pagarne 449 come l’anno scorso. E anche se si sta in piedi nel viaggio di andata a Belluno, poco male, l’importante è contenere i costi. È sicuramente conveniente», dicono contenti Emanuele, Andrea e Simone, che ogni giorno dal Cadore vengono a scuola a Belluno.

«Abbiamo cercato di dare una risposta alle richieste delle famiglie e dei ragazzi», commenta la presidente di Palazzo Piloni, Daniela Larese Filon nel corso dell’incontro per presentare i dati sull’Investi scuola. Con lei i presidenti del Consorzio Bim, Umberto Soccal, di Dolomitibus Giuseppe Pat, il sindaco di Longarone Roberto Padrin in qualità di referente provinciale per il trasporto e l’onorevole Roger De Menech, oltre alla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Michela Possamai.

«Abbiamo riunito le forze, e ci siamo focalizzati su quella che per i Comuni è una priorità utilizzando anche i Fondi dei comuni confinanti».

A dare un supporto anche il Consorzio Bim che ci ha messo finora 260 mila euro, «che possono arrivare a un massimo di 290 mila in base al numero degli abbonamenti che saranno fatti», ha precisato Soccal sottolineando la soddisfazione «di aver tenuto accesa la candela. Siamo felici di aver raggiunto questo scopo, perché è importante che i nostri ragazzi possano andare a scuola senza problemi». Dello stesso avviso la dirigente Possamai: «È stata un’iniziativa importantissima che offre la possibilità ai nostri ragazzi di poter partire per imparare altrove, ma anche di tornare per servire e appartenere a questo territorio. Quindi ben vengano queste iniziative». Dal presidente Pat, poi, arriva l’appello ai ragazzi ad accelerare i tempi per abbonarsi «perché dalla prossima settimana partiranno i controlli a bordo con le eventuali sanzioni per chi non è in possesso del titolo di viaggio».

Ed infine De Menech si è detto contento «perché con i Fondi dei comuni confinanti abbiamo raggiunto due obiettivi: da un lato finanziare progetti di area vasta, oltrepassando i limiti comunali e dall’altro investire per implementare i servizi sul territorio. Una cosa innovativa a cui guardano con interesse anche le altre quattro province del fondo. Così si possono fare politiche per la montagna lavorando insieme e mettendo al centro i cittadini».

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