«Investimenti inesistenti a favore delle imprese»
FELTRE . «Gli investimenti previsti sul lavoro per rafforzare l’impianto delle attività produttive sono sostanzialmente inesistenti. Nel Piano delle opere pubbliche, di supporto alle imprese ne vediamo molto poco. Su una tematica importante come lo sviluppo economico vengono messe le briciole: 35 mila euro a sostengo delle manifestazioni e 15 mila euro per il progetto Family, che è debole in termini di ritorno per la comunità».
I consiglieri dei gruppi di opposizione di centrodestra e della Lega Nord stroncano le linee programmatiche dell’amministrazione Perenzin, presentate mercoledì sera in consiglio comunale insieme al bilancio di previsione in un pacchetto approvato dalla maggioranza di centrosinistra dopo quasi quattro ore di dibattito con undici voti favorevoli e cinque contrari della minoranza (Ennio Trento e Franco Debortoli del centrodestra, Alberto Vettoretto, Nadia Forlin e Gianfilippo Capuano della Lega).
La discussione ha ruotato attorno al turismo, al commercio e soprattutto al lavoro, ritenuto dalla minoranza una priorità non sostenuta con la dovuta forza: «È il nervo strategico anche per l’evoluzione demografica e si deve investire in creatività, oltre che in termini economici», esordisce Michele Balen (Feltre civica). Rilancia Nadia Forlin (Lega): «Soldi a bilancio ce ne sono molti per la cultura e il turismo, ma serve mantenere anche la parte produttiva e quella agricola». Rincara la dose Franco Debortoli (Feltre civica): «È un bilancio di previsione che non mi convince nelle sue linee guida, perché al di là di proclami altisonanti bisogna capire cosa resta per la comunità in termini di ritorno economico. Siamo qua a sperare che tra qualche anno, terminati gli interventi strutturali, ci sia un ritorno dal punto di vista turistico, ma il turismo deve avere dei numeri che non vedo e in ogni caso i posti letto che abbiamo a disposizione a Feltre sono contenuti».
L’amministrazione ribatte che «destinare una serie di milioni di euro sul turismo crea occasioni di sviluppo e l’attrazione di visitatori genera anche proventi per il commercio». Lo dice il vicesindaco Alessandro Del Bianco, lo ribadisce Mauro Fantinel (Pd), che mette l’accento sul beneficio degli appalti pubblici per il settore dell’edilizia, e lo rimarca Daniela Perco (Cittadinanza e partecipazione): «Quella sulla cultura è una scelta economica ponderata, è un investimento produttivo».
Particolarmente bersagliato dalla minoranza è poi il progetto Family, mirato ad attivare azioni anche in collaborazione con i commercianti per incentivare l’accoglienza delle famiglie: «La fragilità sta nel fatto che mancano i supporti economici importanti che mette invece il Trentino», riassume Ennio Trento (Cambiare per Feltre), che prosegue invocando più fondi per la manutenzione della viabilità – «le strade sono piene di buche e 200 mila euro per le asfaltature sono una goccia rispetto alle necessità» – e più attenzione alle frazioni e alle piccole esigenze sparse sul territorio.
Una considerazione torna a farla anche sul commercio: «Non va lasciato solo e ha bisogno di programmazione. In questi anni si sono sfruttati finanziamenti intercettati nel settore del commercio su filoni come la viabilità e l’accessibilità, tralasciando la parte commerciale vera e propria».
Raffaele Scottini
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