Investimento bloccato allora ecco il Bed in bus
BELLUNO. Un investimento di 700 mila euro bloccato dalla burocrazia. E allora spazio al Bed in bus. Entro un mese a Fisterre si potrà dormire all’interno di un bus inglese. Originale. E con tutti i...
BELLUNO. Un investimento di 700 mila euro bloccato dalla burocrazia. E allora spazio al Bed in bus. Entro un mese a Fisterre si potrà dormire all’interno di un bus inglese. Originale. E con tutti i comfort. L’iniziativa è di Mirko Costa, imprenditore bellunese (è l’ad della Cuprum) che ha un bed and breakfast a Fisterre. Voleva ampliarlo, ma ha avuto più di qualche problema.
«Ho presentato un progetto sfruttando il Piano casa», racconta Costa. «Ho ottenuto il parere favorevole dell’ufficio paesaggistica di Belluno, della Soprintendenza di Venezia, del Genio civile. Poi il progetto è stato bocciato dall’ufficio urbanistica di Belluno, in quanto non pertinente con la zona agricola di Fisterre». L’ampliamento stesso ricadeva in zona agricola, «ma con il Piano casa è possibile costruire anche in una zona che nel piano regolatore sia indicata come agricola», precisa Costa.
Che voleva fare una cosa originale: riutilizzare dei container marittimi, rivestirli di legno e allargare il suo bed and breakfast realizzando altre due stanze (entrambe dotate di sauna e bagno turco, come già hanno quelle esistenti), costruendo una piscina esterna e un’altra vasca idromassaggio, sempre da collocare all’esterno. Inoltre Costa avrebbe sistemato la vicina scarpata creando un teatro all’aperto. A Fisterre sarebbe nato insomma il primo villaggio del benessere della città.
L’assessore all’urbanistica e i tecnici comunali sono anche andati in sopralluogo a Fisterre, «e si sono resi conto che di agricolo non c’è nulla qui, visto che ci sono i campi da tennis coperti da enormi palloni bianchi», continua Costa. «Ho chiesto quale fosse la legge che mi impedisce di realizzare una struttura rivestita in legno. Pare che il vincolo sia il gusto estetico». A quel punto è stato detto all’imprenditore di ripresentare il progetto come ampliamento al fabbricato esistente, anziché come Piano casa: «Altri 250 euro e progetto nuovamente bocciato», sbotta Costa. «E non hanno neanche saputo dirmi come rifarlo. È inutile riempirsi la bocca della parola turismo, soprattutto in campagna elettorale, quando un imprenditore che investe in questo settore, con un piano da 700 mila euro in cinque anni, si vede trattato così».
Persa la stagione estiva, perché ormai non c’è più tempo per rifare il progetto e portarlo a termine, Costa ha avuto un’idea. Ha ripreso un vecchio progetto che aveva pensato, ha comprato un bus inglese del 1979 e lo ha portato a Fisterre. «Questo è abbastanza agricolo?», si chiede, con una provocazione voluta. «Alla fine presenterò il progetto, uguale a quello originale, e avrò solo perso tempo e denaro perché ad alcuni funzionari non piaceva».
Intanto Costa lavora all’allestimento del Bed in bus: «Avrà sei posto letto, adatto quindi per le famiglie. All’interno ci saranno una televisione da 65 pollici, una postazione Playstation, un tavolo interattivo, un salottino con due iPad, il bagno e un angolo per la colazione», conclude. «Il bus sarà dotato di un sistema di trattamento dell’aria con climatizzazione, riscaldamento, cambio aria e recupero del calore per dare il maggior comfort possibile agli ospiti. Non mancherà la connessione wifi gratuita». Esternamente il bus è stato dipinto in tema street-art e entro un mese sarà a disposizione di quanti vorranno provare l’esperienza di dormire all’interno di un London bus.
Alessia Forzin
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video