Investita da auto pirata: donna grave

Ester Medas, 50 anni, era sulle strisce e tornava a casa. Un ragazzo ha visto tutto. Ritrovato lo specchietto laterale

Investita sulle strisce da un pirata della strada, mentre fa ritorno a casa in via Medaglie D’Oro. Ester Medas, 50 anni, è stata ricoverata al San Martino domenica notte per il politrauma subito. Le sue condizioni, apparse gravi nell’immediatezza dell’incidente, dopo gli accertamenti clinici sono risultate meno serie: non è in pericolo di vita. La donna è sempre rimasta vigile, benchè avesse battuto la testa sul selciato e abbia riportato un politrauma.

La 50enne, ieri intorno alle 20, stava facendo ritorno nella sua abitazione e stava attraversando le strisce pedonali di via Medaglie D’Oro, poco prima della grande rotatoria.

Una prima auto che viaggiava sulla corsia di destra e che avrebbe svoltato verso Baldenich, si è fermata per lasciarla passare. Una seconda auto che seguiva subito dopo, probabilmente di marca Mercedes e che viaggiava sulla corsia più di sinistra per affrontare la rotatoria in direzione di Ponte, l’ha investita in pieno senza fermarsi: il conducente dell’auto è fuggito e nella serata di ieri era ricercato dalla polizia che indaga sul caso.

La donna è stata subito soccorsa dagli automobilisti di passaggio che hanno assistito al terribile incidente. Tra questi, Andrea Lotto, il giovane che ha lasciato attraversare la donna e che ha visto tutto. «Ero in auto sulla corsia più a destra perchè dovevo girare verso Baldenich, andavo a fare un prelievo», spiega il testimone oculare. «A un certo punto ho visto sopraggiungere un’auto grigia che ha preso in pieno la signora che era andata avanti nell’attraversare, dirigendosi verso i condomìni. L’auto non si è fermata, s’è data alla fuga. Purtroppo nella concitazione del momento non sono riuscito a capire il modello di vettura: ora hanno ritrovato uno specchietto e sembra appartenga a un Mercedes».

Ester Medas è stata quindi trasferita in ospedale con l’ambulanza del San Martino: al Pronto Soccorso le sue condizioni sono state diagnosticate meno gravi di quanto lasciava intuire il codice 3 di rientro fornito dai medici alla centrale Suem. Intanto iniziavano le ricerche del pirata della strada, anche sulla base dei rilievi effettuati dapprima dalla Volante della Questura, poi dalla pattuglia della Stradale di Feltre. Il ritrovamento dello specchietto laterale rotto nell’urto ha permesso di scartare l’ipotesi che l’auto pirata potesse essere una Yaris, come da indicazioni iniziali fornite dai testimoni: apparterrebbe a un Mercedes. Qualche automobilista, poi, avrebbe fornito un numero di targa agli inquirenti. Elementi chiave che restringono cerchio e tempo intorno al pirata che rischia i reati di omissione di soccorso e lesioni gravi. Oltre alla patente.

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