Ipnotizza la cassiera del negozio brico e si fa consegnare l’incasso del giorno
BELLUNO
«A me gli occhi» alla cassiera. E si fa consegnare l’incasso di 1.500 euro. Rapina con ipnosi, in un negozio di bricolage, in italiano fai da te, della provincia. Una tecnica, che evidentemente non serve solo a scopi terapeutici, ma anche criminali. Viene in mente un certo Ipnos, uno dei personaggi dei fumetti anni Settanta di Alan Ford e il gruppo Tnt, che faceva il pianista e dava lezioni di musica ai bambini, ma arrotondava, derubando i gioiellieri di New York in questa maniera fraudolenta.
Nella realtà, è successo una decina di giorni fa e le indagini dei carabinieri sono ancora in corso, non solo per assicurare alla giustizia un uomo e una donna sulla trentina e di nazionalità italiana, ma anche per capire se possano esserci stati degli altri colpi, non ancora denunciati.
Secondo una prima ricostruzione della Procura della Repubblica, la coppia di malviventi è entrata nel punto vendita come un cliente qualsiasi e si è concentrata sull’addetta alle casse. La donna ha cominciato a parlarle in inglese della sua passione per il collezionismo di banconote da 50 euro di un determinato numero di serie, mentre l’uomo ha cercato di provocare confusione, facendo il pendolare tra gli scaffali e il registratore di cassa, con alcuni oggetti di scarso valore, sui quali chiedeva informazioni, a proposito di caratteristiche e prezzi.
Lei è descritta come una signora proprietaria di uno sguardo molto penetrante e con questi occhi ipnotici ha cominciato a fissare la dipendente, mandandola in tilt come un flipper preso a spintoni. È riuscita a farsi consegnare una parte dell’incasso della giornata e senza organizzare la più classica truffa del resto, con la quale di solito ladri e truffatori riescono a spuntare molto meno.
La scena è avvenuta sotto gli occhi di un cliente, che non può che essere rimasto sorpreso di quello che stava succedendo. Mai vista una cassiera così generosa con una cliente, fra l’altro mai visto prima in vita sua. È stato lui a denunciare il fatto, perché dopo aver consegnato i quattrini, la lavoratrice ci ha messo un po’ per rendersi conto del fatto che aveva regalato tutti quei soldi alla malvivente, senza capire quello che stava facendo. Non aveva di fronte il Giucas Casella dei tempi d’oro della televisione nazionalpopolare, ma qualcuno che ha approfittato di un suo momento di debolezza e vulnerabilità, portandosi via il denaro.
Le indagini sono nelle mani dei carabinieri, che stanno cercando queste due persone sulla base della descrizione del cliente vero. Non è dato sapere se ci siano delle immagini dell’impianto di videosorveglianza e, almeno per il momento, militari e magistratura preferiscono non rivelare il negozio, nel quale sono avvenuti i fatti contestati. Il sostituto procuratore della Repubblica, Roberta Gallego ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di rapina aggravata. La violenza c’è stata, anche se di carattere psicologico e non fisico. Nessuna costrizione, nessun gesto violento, come uno strappo o una spinta. Non è una truffa e non può essere soltanto un furto.
In provincia non mancano i punti vendita di materiale per il fai da te, nel quale i bellunesi trovano articoli e accessori per coltivare i propri hobby in casa o in giardino. Ce ne sono anche di diverse catene, volendo mettersi a scegliere. A quanto si sa, questa coppia di ladri con l’ipnosi ha colpito in altre zone del Veneto e soprattutto in centro Italia. Non è un caso isolato, ad ogni modo le indagini non si presentano per niente elementari. Alan Ford e il Gruppo Tnt, che il caso l’avevano risolto, esistono solo nei fumetti. —
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