Ipotesi gestione diretta per la raccolta dei rifiuti

Bando pronto, ma l’Unione montana pensa anche ad affidarla a una partecipata Luchetta: vogliamo dare agli agordini il miglior servizio al minor costo possibile

AGORDO. In Agordino si pensa a una gestione diretta della raccolta dei rifiuti. L'obiettivo dell'Unione montana agordina è quello di riuscire a migliorare il servizio di raccolta differenziata, facendo rimanere stabili i costi. Per riuscirci l'ipotesi numero uno era stata quella di redigere un nuovo bando per appaltare ancora il servizio a un'azienda esterna. Il contratto quinquennale con l'Aimeri srl è infatti scaduto nel 2015. Tuttavia l'ente presieduto da Fabio Luchetta, d'accordo con i sindaci agordini, ha deciso di ponderare al meglio la decisione. Motivo per cui il contratto con l'Aimeri srl è stato prorogato prima fino ad aprile, quindi fino alla fine di quest'anno.

Nel frattempo Aimeri ha sottoscritto con EnergeticAmbiente un contratto di affitto di azienda fino al 2021 in base al quale la seconda subentra alla prima in tutti i contratti stipulati dalla Aimeri, compreso dunque quello con l'Unione montana agordina.

Da qui alla fine dell'anno l'Agordino dovrà comunque scegliere la via da seguire. «Il testo del bando è pronto», dice Luchetta «tuttavia abbiamo voluto prenderci del tempo per fare tutti i ragionamenti. Il nostro obiettivo è dare agli agordini il miglior servizio possibile al minor costo possibile. Per questo intendiamo valutare tutte le strade percorribili».

Fra queste resta sempre presente l'ipotesi di appaltare il servizio all'esterno. Ipotesi che, tuttavia, ad oggi sembra in ribasso, complice la valutazione che l'Um ha fatto di questi cinque anni. «Non possiamo nascondere», dice il presidente Luchetta «che in questi anni con Aimeri ci sono stati dei momenti difficili. Detto in maniera diretta, l'azienda aveva grossi problemi economici e stava fallendo. Se gli utenti non si sono resi conto dei problemi è stato anche per merito dell'Unione montana. Insomma: l'esperienza ci dice che il bando non ti dà sempre la certezza che il futuro gestore possa garantirti un buon servizio».

Ecco perché si stanno valutando altre strade. Fra queste c'è quella di gestione diretta o attraverso una partecipata. «Domani (oggi, ndr)», dice Luchetta «ci sarà il primo incontro di Bacino sui rifiuti. Come Agordino ci saremo e ascolteremo. È chiaro che il futuro può essere quello di un'unica gestione provinciale, ma per adesso credo che l'idea di una gestione diretta del servizio non vada affatto scartata. D'altronde siamo anche di fronte a modelli, come la Bellunum, che hanno dimostrato di funzionare bene».

L'altro motivo che starebbe spingendo l'Agordino a fare da sé, è legato a quanto accaduto qualche mese fa nella discussione sulla gestione della Rsa. Allora, dopo vari passaggi, i Comuni hanno deciso di costruire un'azienda speciale consortile per gestire il sociale. «Se abbiamo optato per una gestione diretta del sociale», dice Luchetta «perché non pensare la stessa cosa per i rifiuti? È un'opportunità che, certo, ha i suoi pro e i suoi contro e noi intendiamo valutarli bene. Resta comunque fermo l'obiettivo di arrivare al porta-a-porta spinto e di migliorare il servizio di raccolta per le seconde case».

Gianni Santomaso

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