Irruzione e pestaggio per il furto della motosega

BELLUNO. Abbattono la porta di casa, lo tirano fuori e lo pestano selvaggiamente, colpendolo con dei magli, all’occorrenza delle catene girate attorno alla mano. Tutto per il furto di una motosega. Oggi i due protagonisti della spedizione punitiva sono diventati oggetto di misura cautelare: la squadra mobile di Belluno ha eseguito ieri le ordinanze emesse giovedì dal gip del tribunale su richiesta della procura. Un soggetto è ai domiciliari con braccialetto elettronico, l’altro ha un obbligo di dimora a Ponte nelle Alpi, dove ha il domicilio.
La vittima di Giovanni Marrone, bellunese di 23 anni e del trentunenne serbo Nenad Markovic, invece, ha un naso rotto, diverse contusioni e venti giorni di prognosi come da referto dell’ospedale.
I due debbono rispondere di violazione di domicilio aggravata e lesioni aggravate.
L’episodio di una violenza inaudita s’è verificato l’11 gennaio, in pieno pomeriggio e in un condominio della città. I tre si conoscono, sono tutti un po’ sopra le righe. Qualche tempo prima di questa spedizione punitiva, la parte offesa viene individuata come autrice della sottrazione di una motosega. Almeno uno dei due picchiatori si lamenta in questo senso. Ed entrambi decidono di fargliela pagare. Sicuramente fra i tre, la squadra mobile coordinata dal dirigente Jacopo Ballarin, ritiene ci siano altri screzi, magari altri debiti: le indagini non si fermano qui per definire il quadro di una aggressione molto violenta.
Così, l’11 gennaio, la parte offesa era nella sua abitazione che condivide con una convivente: quel lunedì pomeriggio era da solo. In precedenza aveva ricevuto alcune minacce dai due e, l’11 gennaio li vede arrivare. La spedizione punitiva di Marrone e Markovic era stata quasi annunciata dalle continue invettive che rivolgevano alla parte offesa, per quella motosega sparita.
La vittima li aveva visti arrivare e si era barricata dentro casa ma non è servito l’ingresso a proteggerla. I due malintenzionati hanno infatti preso a calci e a spallate la porta di ingresso nel tentativo di abbatterla per vendicarsi.
E ci sono riusciti: dopo diversi colpi inferti all’uscio, il tentativo della persona offesa di resistere all’assalto s’è rivelato vano ed i due riuscivano nel loro intento, scardinando l’infisso. Una volta all’interno hanno preso la vittima e l’hanno trascinata sul pianerottolo del condominio, colpendola più volte con pugni e calci. Erano una furia: uno degli indagati si è fasciato la mano con una catena avvolta sulle nocche e ha sferrato dei colpi al volto. La vittima è stata colpita sul naso. Al pronto soccorso, dove giungerà con i suoi piedi, diagnosticheranno la frattura delle ossa nasali e contusioni multiple. Venti giorni di prognosi.
Sul posto, ma i due aggressori se l’erano già data a gambe, sono arrivati i carabinieri, poi la denuncia della parte offesa alla polizia che ha iniziato le indagini per risalire ai due soggetti. Due le misure cautelari del gip eseguite dalla Mobile: arresti domiciliari con braccialetto elettronico per Giovanni Marrone, 23 anni di Belluno, e obbligo di dimora a Ponte per Nenad Markovic, 31 anni, cittadino italiano ma serbo di origine. —
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