Isbrec: escono Svaluto Neri, Cugnach e Panzan

BELLUNO. C’è maretta all’interno dell’Isbrec, l’istituto storico bellunese della Resistenza: nei giorni scorsi, infatti, quattro membri del direttivo Mario Svaluto Moreolo, Mario Neri (ex presidente dell’Istituto), Oreste Cugnach e Luigi Panzan si sono dimessi.
La lettera di dimissioni è stata già consegnata alla presidente Paola Salomon. All’origine di questa uscita di scena alcuni problemi con direzione e presidenza.
Da quanto si sa, qualche malumore all’interno dell’Istituto si era creato già al momento dell’assemblea dei soci e alla nomina del nuovo direttivo nel giugno scorso quando c’era stato un cambio dei vertici oltre che di vedute.
Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è da ricondurre a quanto avvenuto nell’ultimo direttivo di metà marzo. In quell’occasione ci sarebbe stata qualche frizione tra il direttore Bacchetti e un membro del direttivo con i quattro dimissionari. Motivo del contendere, secondo quanto si sa, le parole che avrebbe pronunciato il direttore ravvisando in Svaluto e Neri l’intenzione a “disarcionare” la presidente e lui stesso. A ciò si sarebbe poi aggiunto l’intervento di Panzan e Cugnach che avrebbero chiesto spiegazioni di questo atteggiamento suscitando la reazione anche di un altro membro del direttivo. A questo punto, nei giorni successivi, i quattro dimissionari avrebbero chiesto più volte alla presidenza di avere chiarimenti in merito a quanto accaduto, senza peraltro ricevere risposte esaustive e così Panzan, Cugnach, Neri e Svaluto Moreolo hanno chiesto di indire un direttivo ad hoc per chiarire la vicenda. Dopo qualche giorno di silenzio, sarebbe arrivata quindi la lettera di Salomon di convocazione del direttivo ma senza mettere all’ordine del giorno questo punto. E così i quattro consiglieri si sono dimessi.
«Credo che questo sia lo strascico inevitabile dell’esito dell’assemblea dei soci», commenta cauta la presidente Paola Salomon, nell’occhio del ciclone, «e del primissimo direttivo. In quelle occasioni sono entrate persone nuove e forse questa cosa non è mai stata risolta. Io ho fatto uno sforzo per mediare una situazione che si poteva evitare». Salomon, comunque, rinvia alla scelta finale del direttivo indetto per domani. «Lì si deciderà tutti insieme se respingere le dimissioni o accettarle, se andare alla surroga dei quattro consiglieri. Dopo questo appuntamento l’Isbrec uscirà con una posizione ufficiale», precisa.
Intanto, però, le condizioni economiche dell’Istituto non sono rosee. «Abbiamo dovuto aumentare le quote dei soci e ci sosteniamo anche con qualche donazione, visto che da tre anni dal Comune di Belluno, con cui vige una convenzione, non riceviamo più un euro». (p.d.a.)
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