Isbrec, niente di fatto per i quattro “fuoriusciti”
BELLUNO. Tutto rinviato per Svaluto Moreolo, Neri, Cugnach e Panzan che avevano annunciato le dimissioni dall’Isbrec dopo alcuni screzi con il direttore e la presidente: ieri nel direttivo dell’Istituto di studi bellunesi sulla Resistenza non si è parlato della loro decisione, anche perché non era previsto questo argomento all’ordine del giorno e perché le dimissioni vere e proprio ancora non sono arrivate.
Per la precisione, come fa sapere Francesco Piero Franchi a nome dell’Isbrec, «alla presidente, oggi (ieri per chi legge, ndr) è arrivata via posta soltanto una fotocopia di quanto era già stato spedito via mail all’istituto, cioè la notizia dell’intenzione di dimettersi». A questo punto si dovrà aspettare il prossimo consiglio direttivo per conoscere se le quattro dimissioni saranno accettate o rigettate.
Archiviata, per ora, la querelle, il direttore Enrico Bacchetti è stato riconfermato alla direzione, dopo il concorso pubblico indetto per il posto di insegnante comandato dal Ministero. La commissione che era stata istituita all’interno dell’Isbrec ha stilato la graduatoria dei candidati e Bacchetti «è risultato avere un punteggio maggiore, e così è stato riconfermato», precisa Franchi.
Ma è stato il programma scientifico a tenere banco nel direttivo. Un programma denso di appuntamenti e di attività di ricerca come ci tiene a precisare lo stesso Francesco Piero Franchi. «Il programma scientifico dell'istituto da quest'anno all'inizio del prossimo presenta grandi attività. Per prima cosa», ricorda, «c’è il centesimo anniversario della Grande guerra che vede tutti gli istituti omologhi al nostro impegnati per quattro anni in vari argomenti di ricerca e tra la serie di progetti, di cui si è discusso, figura anche il recupero di una forma teatrale di testi letterari sulla prima guerra mondiale che riguardano Belluno e i bellunesi».
A questo si devono aggiungere i progetti per i 150 anni della annessione del Veneto in Italia «e per questo stiamo già mettendo in cantiere iniziative per il 2016 (l’annessione ci fu nel 1866)», continua Franchi che conclude: «C’è poi il 70° anniversario della Resistenza e su questo il direttivo ha approvato il progetto di un libro fotografico della Resistenza sul modello di quello di Toni Sirena sulla Grande guerra, con un ricco archivio e note didascaliche. Senza contare, infine, i progetti che coinvolgono le scuole». (p.d.a.)
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