Italiane e straniere nei consultori Richiesti 45 aborti
BELLUNO. Uno spaccato della società che cambia è contenuto nelle rilevazioni sulle richieste di interruzioni di gravidanza effettuate nel 2012 nel territorio della Usl 1. Sono 45 le donne che si sono rivolte ai servizi sanitari locali per questo tipo di intervento ma le loro storie sono molto diverse.
La maggior parte di pazienti è di origine italiana per un totale di 27 donne. Le straniere sono 18, una di queste non era in possesso di documenti regolari. Per tutte l’interruzione di gravidanza è stata fatta entro i 90 giorni di gestazione.
Per quanto riguarda le italiane la maggior parte delle donne è di età compresa tra i 25 e i 35 anni, 14 ragazze su 27, mentre le altre hanno tra i 18 e i 25 anni o tra i 35 e i 45. Solo una minorenne si è rivolta alla Usl per l’interruzione di gravidanza. Molte pazienti hanno la licenza di scuola media inferiore o un diploma di scuola media superiore. Si tratta in prevalenza di ragazze nubili: solo 7 sono sposate e 3 sono separate o divorziate.
Sono invece in prevalenza sposate le straniere che hanno richiesto un’interruzione di gravidanza: più della metà, 11 su 17, con la fede al dito. La loro età spazia dai 25 ai 45 anni mentre sono solo quattro le ragazze under 25, ma maggiorenni, che si sono rivolte alla Usl. I loro titoli di studio sono simili a quelli delle loro coetanee italiane.
La natalità rimane un punto critico per il bellunese. Nel 2012 all’interno del territorio coperto dalla Usl 1 sono nati 867 bambini su una popolazione di quasi 127mila abitanti. Significa che il tasso di natalità è di 6,83 nati ogni mille abitanti, una quota inferiore a quella regionale che nel 2010 era di 10 nati ogni mille abitanti. Il dato migliora a Belluno (7,09 nati ogni mille abitanti) rispetto al’Agordino (6,32) e al Cadore (6,6).
L’indagine dell’azienda sanitaria giudica «preoccupanti» le considerazioni sulla mortalità neonatale, cioè quella per i bambini fino ad un anno, nella provincia di Belluno. Nel 2010 sono morti in Veneto 118 neonati, con un tasso di 2,51 bambini morti ogni mille nati. Nel bellunese i bambini deceduti sono stati sette e questo numero, rapportato ai nati, fa salire il tasso mortalità infantile al 3,98 per mille.
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